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338 | indice. |
quanto circa le Ricolte, et circa il far l’Aia. CAP XVI. | pag. 122 |
De la Villa de Padroni, et de le Persone nobili, et di tutte le parti sue, et del luogo loro commodo. CAP. XVII. |
124 |
Che differentia sia infra le case de la Villa, et quelle de la Città, de’ ricchi. Et che le case de manco ricchi si debbono assomigliare a quelle de più ricchi, secondo però le ricchezze loro. Et che si debbe murare per la state più che per l’inverno. CAP. XVIII. |
129 |
LIBRO SESTO.
De la difficultà, et de la ragione de l'impresa de l’Autore: donde e’ raccoglie quanto studio, fatica, et industria egli habbia posta in scrivere queste cose. CAP. I. |
131 |
De la bellezza, et de lo ornamento, et de le cose, che da esse procedono, et de le loro differentie, et che egli si debbe edificare con ragioni vere, et che sia il Padre, et lo Alumno de le Arti. CAP. II. |
132 |
Che l’Architettura cominciò in Asia, fiorì in Grecia, et in Italia è venuta a perfettione approvatissima. CAP. III. |
134 |
Che o da lo ingegno, o da la mano de lo Artefice si inserisce il decoro, et l’ornamento di tutte le cose: de la regione, et del sito, et di alcune leggi fatte da gli Antichi per cagione de Tempii, et d’alcune altre cose degne d’esser notate, ma difficili a credersi. CAP. IV. |
136 |
Del ragionevole scompartimento, et dell’adornare le mura, et il tetto, et quale ardine, et modo si habbia a tenere nel mettere le cose insieme accuratamente. CAP. V. |
139 |
Con che modi le macchine, et i pesi de grandissimi sassi si muovino da luogo a luogo, o si sollievino in alto. CAP. VI. |
140 |
De le Ruote, Perni, Stanghe, o Manovelle, Taglie, et de la grandezza, forma, et figura loro. CAP. VII. |
143 |
De la vite, et de suoi pani: in che modo i pesi si tirino, si portino, et si spinghino. CAP. VIII. |
144 |
Che le corteccie, che si danno di calcina alle mura, debbono esser tre. Di che cosa si debbino fare, et a quel che ell’habbino a servire. De li intonichi, et de le lor varie sorti, et come si hà a ordinare la calcina per farli, et de le statue di basso rilievo, et de le pitture con che s’adornano le mura. CAP. IX. |
147 |
Del modo del segare i Marmi, et che rena sia perciò migliore: De la convenienza, et differentia del Musaico di rilievo, et del Musaico piano, et de lo stucco con che si hanno a mettere in opera. CAP. X. |
149 |
De le coperture de tetti, et de le volte, et de lastrichi scoperti, che cuoprono gli edificii. CAP. XI. |
150 |
Che li ornamenti de vani dilettano assai, ma che hanno molte, et varie commodità, et difficultà, et che i vani finti sono di due sorti, et quel che si confaccia a l’una, et a l’altra. CAP. XII. |
151 |
De le colonne, et loro ornamenti: che cosa siano i piani, che il centro del fuso, la centina, gli aggetti, i ritiramenti, il ventre, il mazzocchio, il collarino. CAP. XIII. |
153 |
LIBRO SETTIMO.
De li ornamenti de’ Tempii sacri.
Che le Mura, i Tempii, le Basiliche furono consecrate a li Dii, et de la regione de la Città, et del sito, et de suoi ornamenti principali. CAP. I. |
155 |
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