Nuovo vocabolario siciliano-italiano/DR

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[p. 333 modifica] Dracucèfalu. s. m. Pianta di parecchie varietà. Quella di Virginia volgarmente la catalettica: testa di drago. Dracocephalum Virginianum L. La trifoliata d’America: melissa di Moldavia. Dracocephalum Moldavica L. Quella delle Canarie: melissa delle Canarie. Dracocephalum Canariense L. Dracocefalo d’Austria. Dracocephalum Austriacum L.

Dracùnziu. s. m. T. bot. Pianta che ha la radice serpeggiante, le foglie picciolate, cuoriformi, appuntate, lisce, lo scapo terminato da un amento fiorito, è medicinale: dragontea. Calla palustris L.

Draffinu. V. delfinu.

Draga, s. f. di dragu: draga.|| mamma draga, vecchia favolosa, brutta per intimorir i bambini: befana.

Dragranti. V. adraganti.

Draghiceddu. s. m. dim. di dragu: dragoncello.

Dragottu. V. draghiceddu.

Dragu, V. draguni. || Per sim. persona inviperita, crudele: drago.

Draguara. L’usa Meli nella Fata Galante: laida tutta, facci di draguara, e sta per draga fem. di dragu.

Draguna. s. f. T. mil. Gallone di seta guernito di frangia d’oro o d’argento che s’intreccia nella impugnatura della sciabola: dragona. || Per spallina V.

Dragunara. s. f. Subita e gagliarda pioggia: rovescio, acquazzone. Se è impetuosa ma di poco durata: scossa; e se più impetuosa e più corta: sfuriata. Se è accompagnata da veemente aggiramento di vento, e neve: bufera.

Dragunatu. add. T. aral. Dicesi degli animali rappresentati con coda di drago: dragonato.

Dragunazzu. s. m. accr. e pegg. di draguni: dragonaccio.

Draguneddu. s. m. dim. di draguni: dragoncello.

Draguni. s. m. Animale favoloso agile come aquila e forte qual leone: dragone, drago, draco. || T. zool. Quadrupede esotico, grigio macchiato d’azzurro e nero, coperto di squame, con due ali membranose: dragone, lucertone volante. Draco praepes L. || draguni marinu. T. ittiolog. Pesce che ha molta somiglianza collo scarafaggio: dragone marino. Pegasus draconis L. || T. astr. Lo spazio chiuso dal cerchio del moto della luna e della eclittica: dragone. || Una meteora infiammabile che scorre certe volte per l’aria: dragone. || T. mil. Specie di milizia a cavallo: dragone. || sangu di draguni, un rosso rosa carico come il sugo dell’albero drago: sangue di dragone o drago (Tigri Cant. pop. Tosc.).

Dragunissa. s. f. di draguni: dragonessa, draga. || Donna crudele, furiosa: dragonessa.

Dramma. s. f. Peso che è l’ottava parte dell’oncia: dramma. || Minima particella: dramma.

Dramma. s. m. Componimento rappresentativo diviso in atti e in iscene: dramma.

Drammàtica. s. f. Arte di scrivere drammaticamente: drammatica.

Drammaticamenti. avv. In modo drammatico: drammaticamente.

Drammàticu. add. Attenente a dramma: drammatico. || T. mus. Epiteto che si dà alla musica imitativa propria de’ pezzi vocali del teatro: drammatico.

Drapparìa, s. f. Quantità di drappi: drapperìa. || Fabbrica o fondaco dove si fa o vende drappi.

Drappeddu. V. carpita.

Drapperi. s. m. Facitore o mercante di drappi: drappiere.

Drappettu. s. m. dim. di drappu: drappetto, drappicino.

Drappiceddu. dim. e talora vilif. di drappu: drappicello, drappicino.

Drappu. s. m. Tela di seta o di lana, filo o altro, ma più specialmente di seta pura, come raso, taffetà velluto, ermesino ecc.: drappo. || Vestimento panno in generale sia di lana che di seta: drappo. || drappu lisciu o simplici, senza disegno: drappo schietto. || Se vi sia tessuto dell’oro o dell’argento: drappo d’oro o ad oro, di argento o ad argento. || Se sia tessuto a un capo o a un filo, contrario di doppio: drappo scempio. || drappu a fiamma, di fondo bianco su cui campeggia un rosso a guisa di fiamma: drappo fiammato, o a fiamma. || – unniatu: drappo a onde.

Dritta. s. f. La mano destra: diritta. || dari la dritta ad unu, farlo stare dalla parte destra per onoranza: dar la diritta ad uno. || L’opposto del rovescio nelle cose: diritta. || non aviri nè dritta nè riversa, di persona che non ha garbo nè grazia ne’ modi: non aver nè diritto nè rovescio. || a la dritta, posto avv. al diritto, dirittamente. || sapiri ’na cosa a la dritta e a la riversa, saperla perfettamene bene: saper il diritto e il rovescio d’una cosa. || a dritta e a riversa, o in una maniera o nell’altra: a diritto e a traverso.

Drittamenti. avv. A dirittura, per linea retta: dirittamente, drittamente. || Giustamente, convenevolmente: dirittamente.

Dritticeddu. V. drittuliddu.

Drittissimamenti. avv. sup. Dirittissimamente, drittissimamente.

Drittizza. s. f. Astratto di diritto: dirittezza. || Giustizia, rettitudine: dirittezza.

Drittu. s. m. Il giusto, il ragionevole, il conveniente: diritto, dritto. || Ragione che uno abbia sopra qualche cosa: diritto. || Tassa o dazio che si dee pagare: diritto. || Tributo in generale: diritto. || Paga che si dà a’ civili giusta le tariffe: diritto. || Per dritta V. 3. §. || Dirittura, linea retta: diritto. || Legge, giustizia: diritto. || o pri drittu o pi riversu (o pri tortu), abbia ragione o no: a diritto o a torto. || drittu divinu, diritto dato da Dio; il despota di unita al prete, spacciano di tal diritto il dispotismo: diritto divino. || – civili, la raccolta delle leggi: diritto civile. || – canonacu o ecclesiasticu: diritto canonico o ecclesiastico. || pri drittu: posto avv. dirittamente, a dirittura: a diritto, per diritto, al diritto. || a lu drittu: dirittamente. || tirari a lu drittu, fig. operar con rettitudine. [p. 334 modifica]

Drittu. add. Che è per linea retta, che non torce: diritto, dritto. || drittu drittu, senza voltarsi nè in qua nè in là: diritto diritto. || Retto, leale: diritto, dritto. || Vero, legittimo: diritto. || Proprio, adattato, conveniente: diritto. || Giusto, che non eccede nè manca, certo: diritto. || Detto di via, maniera ecc. migliore, più utile, più breve, e s’usa anche ass.: diritto. || caminari, giudicari drittu, jri o tirari cu lu drittu, per lo appunto, giustamente, senza riguardi. || Accorto, sagace, destro: diritto. || Ironic. malizioso, furbo: dirittaccio, dirittone. || arari drittu, fig. portarsi bene: rigar o arare diritto. || drittu comu un fusu, dicesi a chi vada troppo orgoglioso o troppo ritto: diritto come un fuso. Sup. drittissimu: dirittissimo.

Drittu. avv. Dirittamente: diritto, dritto. || drittu tiratu, o drittu filatu o drittu drittu, difilatamente: difilato, tirato. || stari drittu, per linea retta: per diritto. || teniri drittu, fare star checchessia in diritta linea: tenere diritto. || Senza fraude, dirittamente: di buono, in diritto.

Drittuliddu. dim. di diritto.

Drittunazzu. accr. di drittuni nel 2º §.

Drittuni. accr. di diritto. || Malizioso, furbo: dirittone.

Drittura. s. f. Linea retta: dirittura, drittura. || pigghiari ’na drittura, seguire senza interrompere lo stesso tenore, la stessa linea: pigliar una dirittura. || fig. Giustizia, rettitudine: dirittura. || jiri cu una dirittura, andar difilato, senza torcere: andar a dirittura. || a drittura, modo avv. assolutamente senza contraddire: a dirittura.

Drittusu, add. Di persona che si vale agevolmente della destra: destro. || Detto di sito: agevole, favorevole. || a la drittusa, in modo acconcio: agevolmente, di leggieri.

Drizzari. V. addrizzari: drizzare.

Droga, s. f. Nome generico degli ingredienti medicinali, e particolarmente degli aromati anco quelli che servon ad altri usi domestici: droga.

Dromu. s. m. Via principale, corso, dal Greco δρόμος.

Drubbettu. V. dubbrettu.

Druda e Drudu. V. garza e garzu.

Drugarìa. s. f. Quantità di droghe: drogheria. || Bottega ove si vendan droghe: drogheria.

Drugheri. s. m. Mercante di droghe: droghiere, droghiero.

Drughettu. s. m. T. comm. Tela con lana e filo di cotone, oggi non in uso: droghetto.

Drughittinu. s. m. Lo stesso di sopra, ma più sottile.

Drumidariu. s. m. T. zool. Cammello a una gobba, rossiccio-grigio, così chiamato (dal Greco δρέμω: carro) perchè capace di far 100 miglia in un giorno: dromedario. Camelus Dromas, Dromedarius L.

Supplemento

[p. 1145 modifica] [p. 1146 modifica] Drammiseri. V. ’ntramiseri.

Drani. V. ddani o dda.

Drivacari. V. sdivacari.

Drujeri. V. drugheri.