Malasorte/Atto secondo

Atto secondo

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Ion Luca Caragiale - Malasorte (1890)
Traduzione dal rumeno di Agnese Silvestri Giorgi (1929)
Atto secondo
Atto primo

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ATTO SECONDO

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SCENA I


ANNA (sola seduta davanti alla tavola)

Chiamo Giorgio, e gli faccio spaccare il capo?... ma devo raccontargli tutto minutamente... e mi basterà il tempo?... Come fargli capire, cosí, in poche parole affrettate, i sospetti che da un pezzo mi si sono infiltrati nell’anima, a poco a poco, uno dopo l’altro, finché si è radicata questa certezza... che Dragomiro è colpevole? Perderei la notte in parole... Ma Giorgio forse non vorrà, o non sarà capace di compiere quest’azione... È un ragazzo leggero, e potrei pentirmi d’averglielo detto.... (pausa) No.... Non ho bisogno di aiuto... A pensarci meglio... chi non crederà che il pazzo fuggito dal bagno abbia ucciso anche Dragomiro?... (pausa) Ma perché commettere io una colpa e tener sospeso un innocente?... Stasera, all’osteria, Dragomiro l’ha detto a tutti che parte. Ho tempo sufficiente, [p. 68 modifica]

prima che faccia giorno, per trascinarlo fuori e gettarlo nel pozzo: — è partito... se n’è andato... non torna più... Mi ha abbandonata!... (pausa) È deciso... (si alza, va al banco, prende un accetta e poi avanza lentamente). Non sarà poi una cosa difficile... È ubriaco, dorme. Un gigante dorme... dorme anche il suo pensiero, la sua forza, la sua volontà; la sua vita arde lenta e calma, come arde il lume senza voler ardere... una debole donna, un bimbo fragile, purché sian decisi... ancora un respiro e... è finita... (si trastulla con l’accetta, scheggiando l’orlo della tavola: a sinistra si sentono i gemiti del pazzo; allora si scuote dai suoi pensieri e ascolta ). Il pazzo.... s’è svegliato.... sveglierà anche lui.... Che fare? Fulminarlo nel sonno!... Morirà senza saper di morire, senza vedere che son io a colpirlo, senza pensare a Demetrio... Se non la si vede venire, la morte non è più morte! No, nel sonno no! sarebbe come se dormisse eternamente... Sí... devo svegliarlo prima: sappia che viene la morte, da chi e perché.... (pone l’accetta sul banco e s’avvia all’uscio della camera ov è Dragomiro: fa alcuni passi e si ferma; l’uscio si apre, ed egli appare tutto sconvolto). [p. 69 modifica]

SCENA II


ANNA, DRAGOMIRO


DRAGOMIRO ( spaventato )

Annetta!

ANNA (fra sé)

Eh!

DRAGOMIRO

Annetta, ho fatto un brutto sogno... mi fa male la mano!


ANNETTA

Vaneggi, ti fa male.... la mano in sogno....


DRAGOMIRO

Sento delle trafitte dove ho il segno della morsicatura....

ANNA

Mettiti a sedere... tremi....(egli siede) [p. 70 modifica]Da quando hai quella morsicatura alla mano, Dragomiro?


DRAGOMIRO

Da un pezzo.

ANNA

Già, da un pezzo: ma chi te l’ha fatta?... non senti?


DRAGOMIRO

In una rissa, da ragazzo: mi morse uno che avevo gettato a terra....


ANNA

Perché non mi vuoi dire quello che hai sull’anima? Io vedo che non sei nei tuoi panni.... Hai una spina in cuore.... Apriti con me.


DRAGOMIRO

Con te? [p. 71 modifica]

ANNA

Sí, con me ( Dragomiro nega col capo) parla, sfogati; se continui ancora cosí, o diventi matto...


DRAGOMIRO

Ammattire!...

ANNA

Sí... che hai sognato?

DRAGOMIRO

Una testa di morto... con dei gran denti.... mi voleva mordere. Mi fa male.


ANNA

Ti fa male il non voler parlare; ti fa male il non deciderti a rompere la bolla e a buttar fuori il marcio.... (pausa; si avvicina piano a lui e lo prende per le spalle ). Ascolta, Dragomiro... e se, mentre stiamo qui tutti e due, tu ti trovassi di fronte Demetrio ( egli fa un movimento) [p. 72 modifica] che entrasse piano dall’uscio.... guarda, là (accenna al fondo); e tu lo vedessi venire come era lui, alto e forte, e si sedesse sorridendo a tavola, là, in faccia a te: „Eh, buona sera, fratello Dragomiro... Che fai? Ti ricordi ancora di me?“ (Dragomiro si contrae sulla sedia attaccandosi alla tavola; essa gli prende rapidamente il capo tra le mani e cerca di rivolgerglielo suo malgrado verso il fondo) Guarda là... là eccolo.... eccolo.... Vieni, vieni, Demetrio! (cerca, con tutta la sua forza, di farlo voltare) Ma guarda!...


DRAGOMIRO (liberandosi violentemente)

Lasciami!... (si alza; si sente gridare il pazzo; Dragomiro si volta a sinistra; altro grido)

ANNA

Ascolta... (Dragomiro distoglie gli occhi, ma essa s’avvicina a lui rapidamente e, con finto terrore, bisbiglia): Dragomiro! (lo forza a voltarsi a sinistra; egli nel vedere il pazzo, caccia un urlo soffocato e resta impietrito). Guardalo!... Sai chi è?... È il pazzo che è scappato di galera... [p. 73 modifica]

DRAGOMIRO

Giovanni! (cade annientato sulla sedia)


ANNA

Ebbene?

SCENA III

DRAGOMIRO, ANNA, GIOVANNI


GIOVANNI ( si avanza tremando )

Ho fame.... mi dai da mangiare?


ANNA ( piano a Dragomiro )

Bisogna tenerlo qui fino a domani ( va al banco, prende del pane, un boccale di acquavite, dei bicchieri, e li mette sulla tavola ) Siediti lí, Giovanni.

GIOVANNI

Sí. (siede timidamente di fronte a Dragomiro che si tira indietro con la sedia) [p. 74 modifica]

ANNA (dandogli da bere)

Come vanno le cose al bagno, Giovanni?


GIOVANNI

Grazie al Cielo.... bene (alle domande di lei, Giovanni risponde rivolgendosi a Dragomiro)


ANNA

E come sei scappato?

GIOVANNI (come illuminato)

Sai, è scesa la Vergine Santa e mi ha detto: Giovanni, quando arriverai alla fontana sotto la collina, ti si farà innanzi chi ti condurrà da me, e sta sicuro... sta sicuro che io ti libererò da ogni pena, e starai bene, perché io, la Vergine Santa, metterò una barriera fra te e il male; il male non potrà più raggiungerti, e tu non gli andrai più incontro... ( con semplicità ) cosí...


ANNA

E poi? [p. 75 modifica]

GIOVANNI

Poi, cari miei, sono andato alla fontana sotto la collina e ho posato a terra i secchi... Era bel tempo, faceva caldo.... e non c’era nessuno nel bosco, ma.... in un cespuglio lontano fischiava un merlo... Quand’ecco, dalla parte della collina, mi balza incontro uno scoiattolo — capisci, l' aveva mandato la Vergine Santa. — Sta di fronte a me sulle due zampe e mi guarda fisso con i suoi piccoli occhi gialli. Io faccio per prenderlo, ma quello... via! salta sopra un sottile ramo di nocciolo; e il ramo, si curva e si piega fino a terra, poi si rialza, poi si ripiega. Io, via dietro a lui, e quello davanti a me, sulle due zampe, che mi guarda. Gli brillavano gli occhi che parevano due scintille e mi chiamava, cosí.... ( fa il gesto). Ho camminato tutto il giorno: alla fine è sparito ed io non sapevo più dove fossi... ma ora, ritornerò a casa.

ANNA

Dove, a casa? [p. 76 modifica]

GIOVANNI

Al bagno.

DRAGOMIRO

Sei scappato, e vuoi tornarci da te?


ANNA

Ma perché ti hanno rinchiuso, Giovanni?


GIOVANNI

Perché ho ammazzato Demetrio.


DRAGOMIRO

Tu l’hai ammazzato?

GIOVANNI

Io.

ANNA

No, non tu. [p. 77 modifica]

GIOVANNI

Sí, io — la sua pipa e il tabacco e l’acciarino li avevo io.


DRAGOMIRO

Ebbene, e con questo? Se si trova la tua pipa, il tuo tabacco e il tuo acciarino addosso a me, vuol forse dire che ti ho ammazzato?


GIOVANNI (senza capir bene)

Eh!

ANNA

Ascoltalo, Giovanni, tu sei stato imprigionato a torto.


GIOVANNI (scuotendo il capo)

Ah, ah!

DRAGOMIRO

E presto uscirai di là... fra un anno... (si interrompe, guardando Anna con aria [p. 78 modifica] sospettosa; essa fa un segno d’intelligenza, va al banco, poi alla dispensa, e ascolta all’uscio che ha lasciato socchiuso ).


GIOVANNI

Ne ho ancora per undici anni.

DRAGOMIRO

No, per uno.

GIOVANNI

No, undici.

DRAGOMIRO

(impazientito, si avvicina a Giovanni, e, con tono confidenziale, dopo aver gettata un’occhiata tutt’intorno)

Se domani, dopodomani, viene fuori uno a dire: lasciate libero Giovanni, non è lui il colpevole, è un altro...


GIOVANNI

Un altro... Già! Cosí ha fatto uno da noi, al bagno.... che uomo misericordioso quello! Iddio gli faccia grazia.... [p. 79 modifica]

DRAGOMIRO ( c. s.)

Lasciami dire. — È un altro: Giovanni è stato uno sciocco; gli ha preso di tasca la pipa e il tabacco, ma quando glieli ha presi, Demetrio era morto.


GIOVANNI

Ma no!

DRAGOMIRO

Sí, era morto... con la faccia contro terra....


GIOVANNI

Ma no, era con le spalle a terra (Anna fa un movimento) e ha aperto gli occhi e mi ha guardato...


DRAGOMIRO

Come?

ANNA (avvicinandosi in fretta alla tavola)

E poi? [p. 80 modifica]

GIOVANNI

E poi gli è uscito il sangue dal naso e dalla bocca ed è morto.... (mangia. Anna si asciuga gli occhi e guarda Dragomiro)

DRAGOMIRO (irritato, ad Anna)

Perché mi guardi cosí? (essa abbassa gli occhi; egli, più aspro) Guardami! (batte col pugno sulla tavola; Giovanni trasalisce violentemente, a Giovanni) Quando l’hai trovato nel bosco?

GIOVANNI

(si alza spaventato e comincia a tremare)

Non mi picchiare, non battermi!...

DRAGOMIRO

Chi è che ti batte? Siediti.... (Giovanni si siede spaventato) Perché ti dovrei battere?

GIOVANNI

Perché ho ammazzato Demetrio. [p. 81 modifica]

ANNA ( avvicinandosi)

Anima di Dio, capisci che non sei stato tu?


GIOVANNI ( a Dragomiro )

Io no.... e chi allora? (Dragomiro sbuffa)


ANNA

Diglielo tu, Dragomiro.

DRAGOMIRO (fremente)

Tu non c’entrare!... Lasciaci in pace!... Non lo so ( beve avidamente )


ANNA (con grande semplicità )

Vuoi che te lo dica io, Giovanni?... Eccolo! ( indica Dragomiro; questi fa una mossa violenta) Guarda, Giovanni, lo vedi? È lui che ha ammazzato Demetrio! (a Dragomiro ) E tu, di’ che non è vero!


GIOVANNI

(si alza ridendo fra sé, dando delle occhiate a Dragomiro ) [p. 82 modifica]

DRAGOMIRO

(vuota il boccale, lo getta sulla tavola dove va in pezzi, e si alza)

Uno sciocco sono, che sto a parlare con due pazzi!


ANNA

Due pazzi!

DRAGOMIRO ( minaccioso )

Tu, donna! ( furibondo, va verso di lei che si è ritirata presso il banco)


GIOVANNI

(con un ruggito si scaglia su Dragomiro, tagliandogli il passo; lo afferra per il collo e glielo torce)

Fermati!... Perché l’hai ucciso, di’ un po’, quel cristiano?


ANNA

(dal fondo, segue con vivo interesse le loro mosse)

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DRAGOMIRO ( lottando, soffocato)

Lasciami, pazzo!

GIOVANNI (crescendo)

Allora, se sei stato tu che l’hai ammazzato, perché hanno rinchiuso me, di’ un po’?... perché mi hanno tormentato, perché mi hanno dato quel colpo sul capo, perché? (gli dà uno scossone e lo spinge da una parte, accanto alla tavola. Dragomiro, pallido, cade ansante sopra una sedia.) Se sei tu il colpevole, (passando dalla furia alla tristezza e mostrando il capo ) perché mi hanno fatto male qui dentro? (lamentandosi ) Mi fa male! Come mi fa male!

DRAGOMIRO

(si alza piano piano dalla sedia e fa un passo)

Come scappare?

GIOVANNI

(smettendo di lamentarsi e slanciandosi)

Non ti muovere! (lo prende per il collo) [p. 84 modifica]

DRAGOMIRO

Annetta, le forze mi mancano!


GIOVANNI (crescendo)

Tu... tu sei il diavolo!... E se sei il diavolo, perché non te ne torni nel pantano dove ti ha cacciato la Vergine Santa?... o perché non vai nel deserto, o non ritorni in fondo all’inferno?... perché? (lo costringe a inginocchiarsi)


DRAGOMIRO

M’ammazza!

GIOVANNI

Perché mi hai tormentato, tu (lo lascia andare un momento e lo guarda con un ghigno feroce) Ecco! c’è, da noi, una miniera abbandonata.... in fondo c’è uno stagno nero.... Se ci si butta dentro un sasso, allora da lontano, dal fondo della terra, comincia a risuonare, e sempre risuona, e tace soltanto quando la Madonna dice: Basta!... Là, tu devi venire con me che ti prenda per il collo ( lo [p. 85 modifica]afferra) e ti sollevi, e ti getti in fondo allo stagno, cosí!... Via! (urlando) via! (lo trascina. Dragomiro si dibatte)


ANNA (fra sé)

L’ammazza.... non bisogna che lo ammazzi!(pone la mano all’accetta)


DRAGOMIRO

A me, Annetta!

GIOVANNI (lo trascina)

Via! non gridare, cane!...

ANNA

(slanciandosi davanti a Giovanni con l’accetta alzata)

Pazzo! ti spacco la testa!

GIOVANNI

(trasalisce, lascia andare Dragomiro, e si ritrae timidamente)

Non è lui? Ma non l’hai detto tu? Tu l’hai detto! (si ritrae verso il fondo) [p. 86 modifica]

ANNA ( aiutando Dragomiro a rialzarsi )

Alzati!...

GIOVANNI (allontanandosi)

Allora, io me ne vado (esce rapidamente dal fondo)

ANNA

(dopo aver rialzato Dragomiro, che si siede sfinito alla tavola, guardando da tutte le parti)

Dragomiro, se n’è andato!

DRAGOMIRO

È andato?

ANNA

Va al villaggio.... bisogna farlo tornare indietro e tenerlo qui finché non s’è visto che si possa fare... Corrigli dietro.

DRAGOMIRO

Io no! [p. 87 modifica]

ANNA

Presto! o non l’acchiappiamo più.


DRAGOMIRO

Vacci tu.


ANNA (risale la scena, e guardandolo, fra sé)

Aspetta! non è che il principio!... (esce di corsa dal fondo)


SCENA IV

DRAGOMIRO solo, poi GIOVANNI


DRAGOMIRO

È impossibile che lo raggiunga.... e se anche lo raggiunge, a che serve? come avrebbe la forza di lottare con un pazzo?... Quella donna m’ha tradito, e ora vorrebbe scapparmi, ma non potrà. Giovanni parlerà... Ancora un anno... per un anno, perdere tutta la vita! per un anno! Ah, quando si nasce disgraziati! [p. 88 modifica] (si stringe il capo fra le mani. Giovanni è comparso alle ultime parole, si avvicina e pone le mani sulle spalle di Dragomiro che si alza e rimane come fulminato). Annetta!

GIOVANNI

È passata ora accanto a me.... ero sulla panca; è andata in giù verso la valle... Ho fame, dammi da mangiare (siede) Siedi anche tu. (beve) Bevi anche tu! (Dragomiro ubbidisce — dopo una lunga pausa ) C’è uno da noi, al bagno.... quanto è buono! Quanto mi compatisce, lui! Non mangia quasi nulla, e la sua porzione la dà a me. Aveva ucciso il padre e mandato in galera il fratello... ma poi, senti come lo ha ispirato la Vergine Santa: è venuto al bagno e ha detto: sono io che ho ucciso il babbo; lui, dovete liberarlo, perché non è colpevole, (con semplicità ) Ecco come è stato.


DRAGOMIRO (sempre più turbato)

E.... [p. 89 modifica]

GIOVANNI

E hanno messo in libertà il fratello, e hanno rinchiuso lui.


DRAGOMIRO

Lui....

GIOVANNI

Ma poi!... più tardi, ha saputo che suo fratello stava per morire e ha pregato che lo lasciassero uscire di prigione per andare a casa, con le guardie, soltanto per tre giorni, perché diceva: quello che ho avuto io con mio padre, quello è un altro conto, ma non voglio che quell’anima benedetta se ne vada senza avermi perdonato....


DRAGOMIRO

E gli ha perdonato?

GIOVANNI

Sí, aspetta!

DRAGOMIRO

Non gli ha perdonato? [p. 90 modifica]

GIOVANNI

No, non ha voluto che lo lasciassero andare da lui.


DRAGOMIRO

E il fratello è morto cosí?

GIOVANNI

(fa cenno di sí col capo, beve, e poi guarda a lungo Dragomiro)

O Dragomiro, tu sei sano e hai il cervello a posto, e puoi viver bene.... e io (sorridendo tristemente) io dovrò morire amareggiato, battuto, pazzo (si alza)

DRAGOMIRO (molto commosso)

Giovanni!

GIOVANNI

Vedi.... Tu non sei venuto a dire che Giovanni non è colpevole.... “Giovanni l’avete colpito sul capo a torto.... arrestatemi.... Quello che ho avuto io con Demetrio è un altro affare, ma Giovanni [p. 91 modifica] lasciatelo andare, poveretto!” (con profondo accoramento) E Giovanni avrebbe pregato la Santa Vergine, lei che è tanto buona, per i tuoi peccati. Vedi (piange sommessamente).


DRAGOMIRO (soffocando i singhiozzi)

Giovanni, io cerco di liberarti. Tu non tornarci, non bisogna che tu torni al bagno...


GIOVANNI

Ma dove devo andare?

DRAGOMIRO (vivamente)

Resta qui con noi. (Anna entra dal fondo e si ferma sull’uscio ad ascoltare) Oppure no, è meglio che andiamo via. Vieni con me... scappiamo tutti e due. Ti compro un vestito nuovo, un cappello, delle scarpe nuove.... Da mangiare, da bere... tutto... ti do io tutto quello che ti occorre. (Anna si ritira senza chiuder l’uscio: Dragomiro si dirige barcollando a destra, poi toma indietro) O meglio, no... vieni anche tu con me... [p. 92 modifica]

GIOVANNI

Dove?

DRAGOMIRO

Di là, in cantina... a prendere i denari (prende la lampada) per partire... (Dragomiro si avvia con la lampada verso la botola della cantina; Giovanni lo segue; Dragomiro apre e comincia a scendere, Giovanni si ritrae) Vieni!


GIOVANNI (ritraendosi con paura)

No, non entro...

DRAGOMIRO

Sì, vieni; se no, ho paura che tu vada via....


GIOVANNI

No.

DRAGOMIRO

Allora no...; resta (risale dalla cantina; va all’uscio di fondo, lo chiude e prende la chiave; se la pone in tasca e torna alla cantina) Vengo subito... [p. 93 modifica]

GIOVANNI

(va presso la tavola e beve; canterella una canzone di strada, poi s’interrompe ascoltando)

Ha ricominciato... Quando i cani ululano, muore qualcuno....


DRAGOMIRO

(esce dalla cantina con la lampada e con una brocca in mano; chiude la botola, si accosta alla tavola, si leva un fazzoletto di seno e vi ripone i denari della brocca; annoda il fazzoletto e se lo ripone in seno)

Ecco fatto, Giovanni!


GIOVANNI (preso da un brivido)

Ho paura! (Dragomiro, sempre in fretta, si slancia a sinistra e torna con un camiciotto, che butta sulle spalle di Giovanni, e con due cappelli: ne mette uno in capo a Giovanni e l’altro se lo mette lui)


DRAGOMIRO

Ora andiamo.... Tu non parlare per la strada... lascia fare a me. Via... [p. 94 modifica]

GIOVANNI

Andiamo! (altro brivido. Si avviano tutti e due. L’uscio è chiuso)


DRAGOMIRO

Ci hanno chiusi di fuori! (sta un momento sospeso, sopra pensiero, poi ricordandosi) Ah! (si fruga nervosamente in tasca.... trova la chiave e apre. Anna gli si para davanti; egli indietreggia; essa entra e chiude l’uscio)

SCENA V

DRAGOMIRO, GIOVANNI, ANNA


ANNA

Dove vai, Dragomiro?... dove vai, povero Giovanni?


DRAGOMIRO

Ascolta, Anna.... [p. 95 modifica]

ANNA (avanzando con Dragomiro)

Non me lo dire, che lo so: ero sull’uscio (Giovanni si leva il camiciotto e si sdraia su una panca per dormire). Vedi, Dragomiro, quando dico che sei più pazzo di quello là... (accenna con gli occhi Giovanni). Te ne vai per il mondo con lui?... E dove vai? in un deserto? Incontrerete pure della gente... ci sarà qualcuno che lo conoscerà.... è scappato di galera... E anche se nessuno lo conosce, puoi forse rimettergli a posto il cervello?


DRAGOMIRO (scoraggiato)

E allora?...

ANNA

Anche un bimbo, a vedervi, capirebbe che legame c’è fra due uomini cosí, erranti per il mondo, senza poter dire donde vengano, senza sapere dove vanno.

DRAGOMIRO

(al colmo dello scoraggiamento)

Ma che fare? [p. 96 modifica]

ANNA

Restar qui, e terremo anche lui, finché non abbiamo pensato a qualche cosa di più ragionevole.

DRAGOMIRO

E se non vuole... se non possiamo trattenerlo.... ( Giovanni geme e si agita nel sonno, Dragomiro si spaventa e si china verso Anna)


ANNA

Bisogna potere... Finché starà qui, ci baderò io (va a Giovanni che si dibatte nel sonno, e scuotendolo bruscamente) Giovanni! Giovanni!


GIOVANNI

(sobbalza nel sonno, è completamente fuor di sé)

Sí! io sono il colpevole... La Madonna vuole che vi dica di non picchiarmi più... Picchiatelo! Dategli sul capo!... Finge di essere pazzo (commosso a Dragomiro) [p. 97 modifica] Guardate come lo batte! Che colpi sulla testa di Giovanni! (gridando terrorizzato ) Ah no!... no!... non colpite! (al colmo dello spavento) Gli spezza le ossa, gli schiaccia il cranio.... Lo ammazza!... (si copre gli occhi)


ANNA

Giovanni!

DRAGOMIRO

Perché batterlo ancora, Giovanni, se è morto? (dà un colpo col piede come per scartare qualcosa) Levalo di qui... è tutto insanguinato... (ancora un colpo col piede ) non si muove più... (un altro ) è morto... (si avvia verso il fondo)


GIOVANNI (crescendo)

Parte! (tutti e due si voltano verso di lui e tentano di trattenerlo)


GIOVANNI (gridando)

Non lo toccate! Non picchiatelo... Giovanni è morto! (si dibatte e sfugge [p. 98 modifica] loro; si slancia al banco, prende un gran coltello e alzandolo solennemente) Non lo toccate! Giovanni va dalla Madonna (si precipita nella stanza a sinistra)

ANNA

Corriamogli dietro!

DRAGOMIRO (trattenendola)

Ha preso il coltello!

ANNA

Non fa nulla!... dietro, per calmarlo! Se urla cosí, qualcuno lo sentirà dalla strada (fa per andare a sinistra; Giovanni ricompare, col viso radioso, brandendo in alto il coltello insanguinato; fa due passi e cade a terra; tutti e due si slanciano verso di lui e lo sollevano)

DRAGOMIRO

S’è sgozzato! (lo fa sedere su una panca accanto alla tavola) [p. 99 modifica]

ANNA


Sgozzato qui! in casa nostra!... (sta sopra pensiero; sul viso le balena un’ispirazione )

DRAGOMIRO (desolato)


Che hai fatto, Giovanni?


GIOVANNI (schiudendo gli occhi)


Dammi dell’acqua... ho sete.


ANNA (con una brocca d’acqua)


Tieni, Giovanni.

GIOVANNI (beve)


Dio ti benedica.... La Vergine Santa mi ha detto: strappati le viscere, quando entra il maligno, e gettale ai cani....


ANNA


Ascolta, Dragomiro!

GIOVANNI


....ché io, la Madonna, metterò una [p. 100 modifica] barriera fra te e il male... e dormirai... dormirai... Dammi dell’acqua... brucio... (Anna gliene dà)

DRAGOMIRO

Giovanni!

GIOVANNI

(battendo con la mano il fianco della brocca )

Strappami le viscere e gettale al cane, che smetta di urlare!... Cercami nelle gambe, sotto i ginocchi,... c’è una borsa... Va al bagno e dalla da parte mia a quello che ha ammazzato il padre....


ANNA

( cerca la borsa e la mette in tasca a Dragomiro )

Tieni... (fra sé) Non muore ancora: il giorno ci sorprenderà.


GIOVANNI (illuminato )

Guardate lo scoiattolo!... eccolo lassù... sul ramo!... Guardatelo (fa per segnarsi, e gli ricade la mano; in estasi suprema) [p. 101 modifica] Santa Vergine!... Sei tu?... Tu mi chiami?... Aspettami, che vengo eccomi, vengo!... (spira)

ANNA

(segnandosi, molto commossa)

È finita... Dio abbia pietà di te, poveretto! (Dragomiro è affranto; essa, cambiando tono, improvvisamente) E ora, Dragomiro... ora che facciamo?

DRAGOMIRO

Bisogna andare a far la denunzia...

ANNA

Vuoi finire in galera tu, e trascinarmici anche me? Diranno che l’abbiamo ammazzato noi!... No. Finora nessuno sa che è venuto qui; lo getteremo nel pozzo abbandonato: domani il pozzo si chiude, e cosí.... Via! non c’è tempo da perdere! Si fa giorno: corriamo il rischio di restare con un morto in casa fino a domani notte... Ah, che spenga il lume.... può passare qualcuno per la strada e vederci uscire cosí... (spegne il lume) Aiutami... [p. 102 modifica] ( Tutti e due prendono Giovanni e si avviano verso il fondo; si sentono in lontananza le campane della chiesa: essi si fermano e ascoltano) Suona mattutino... Hai avuto fortuna nella morte, Giovanni: ti suonano le campane come a tutti i cristiani!... Agli altri, forse, neanche tanto!... (escono dal fondo. Pausa, mentre le campane continuano. Tutti e due rientrano. Anna accende il lume e lo mette sulla tavola. Dragomiro siede accasciato; ha la camicia un po’ imbrattata di sangue).


SCENA VI

ANNA, DRAGOMIRO


ANNA

E ora che fai? Bisogna che tu pensi a partire.


DRAGOMIRO

A partire....

ANNA

Naturalmente. [p. 103 modifica]

DRAGOMIRO

E perché dovrei partire?

ANNA

Per salvarti e per salvare anche me. Se la cosa si scopre e tu sei ancora qui, e io ho taciuto, questo significa che l’abbiamo ammazzato tutti e due... Io... sono innocente, e non voglio essere incolpata. Se tu vuoi restare, io me ne vado al villaggio e dico tutto, tutto, tutto... Se parti, faccio finta d’aver trovato Giovanni nel pozzo, e spargo la notizia. — Non aver paura, ti lascio il tempo di allontanarti abbastanza... — Tu sei fuggito: tu sei il colpevole... e siamo salvi tutti e due...

DRAGOMIRO

Vieni anche tu.

ANNA

Se fuggo anch’io, la colpa cade anche su di me: non posso.... (si avanza; dopo una grande pausa, andando a lui con le braccia incrociate) Non ti vergogni... e il [p. 104 modifica] timor di Dio dove l’hai?... Tu sei un cristiano?... Tu sei un uomo?... Viene un povero diavolo in casa tua, ti chiede un boccon di pane alla tua tavola, è stanco e ti chiede un rifugio sotto il tuo tetto, ti rivela il suo segreto, e tu, belva sacrilega, poni la mano al coltello e lo scanni! (Dragomiro spalanca gli occhi stupefatti) Che male ti aveva fatto quel povero pazzo? Che noia ti dava in questo grande mondo, dove c’è posto per tutti? (con tutta energia) Perché hai ammazzato Giovanni?


DRAGOMIRO

Io... Giovanni!

ANNA

Sí, Giovanni.

DRAGOMIRO

Io... io ho ammazzato... Giovanni! (con riso convulso)


ANNA

Ridi? Tu no, e chi dunque? (egli la guarda a lungo: essa sostiene il suo sguardo; [p. 105 modifica] va a lui e lo prende per il petto della camicia) Questo che è? Questo sangue di chi è? Non è sangue di Giovanni?


DRAGOMIRO

(si chiude rapidamente il panciotto sul petto) Ma via!

ANNA

È inutile che tu chiuda il panciotto, Dragomiro: sulla camicia ce n’è poco; nella stanza, di là, ce n’è molto; guarda, qui, è pieno... Va nel cortile: è tutto schizzi ’ di sangue; va a tirare il secchio del pozzo e vedrai l’acqua rossa... Tu sei l’assassino, tu! Seppellisciti vivo fra quattro pareti umide, finché lo vorrà il Signore, finché venga l’ora in cui ti chiamerà e ti giudicherà meglio lui.


DRAGOMIRO

Perché?

ANNA

Perché hai tolto la vita a un altro...


DRAGOMIRO

A chi? [p. 106 modifica]

ANNA

A Giovanni.

DRAGOMIRO

(sta un momento e si asciuga gli occhi)

Donna, se ti interrogheranno, che dirai?

ANNA

Quello che ho visto.


DRAGOMIRO ( sempre più sbalordito )

E cioè?

ANNA ( con semplicità )

Che Dragomiro, non so perché, ha ammazzato Giovanni.


DRAGOMIRO

Tu dirai questo?

ANNA

(prende la lampada, e la pone davanti alla finestra; poi risale). Sebbene tu mi abbia trattata male, pure ho pietà di te, [p. 107 modifica] Dragomiro, e ti do un consiglio: se non hai la fortuna di passarla liscia sino in fondo, e se ti acciuffano, non far lo sciocco e non metterti a negare come fai con me, perché là non si scherza come qui: ti possono mettere alla tortura, poveretto te! dilaniarti le carni, strapparti i denti e le unghie, spaccarti la testa... Dammi retta, io parlo per il tuo bene (guarda con impazienza verso il fondo ).


DRAGOMIRO

Il che vuol dire...

ANNA

Fa quello che ti dico, confessa che hai ucciso Giovanni, e contentati della pena, senza subire anche la tortura...


DRAGOMIRO

(rivoltato, battendo col pugno sulla tavola )

Ma se non l’ho ucciso io!

ANNA

Eccoci! Torniamo da capo: ma no, ma sí, ma sí, ma no. [p. 108 modifica]

DRAGOMIRO ( furente )

Lasciami! (si prende il capo fra le mani, tappandosi gli orecchi)


SCENA VII


Gli stessi e GIORGIO


GIORGIO

(entra in fretta, vede Dragomiro e vorrebbe ritirarsi) Dragomiro!


ANNA

(va a Giorgio; rapidamente e a bassa voce) Va al villaggio, prendi il sindaco e quanti uomini trovi, di’ che ti ho mandato io per un omicidio e torna con loro

GIORGIO

Che è stato?

ANNA

Va, ti dico... e fa presto... Torna subito! (lo accompagna fuori) [p. 109 modifica]

SCENA VIII


ANNA, DRAGOMIRO


ANNA

(si avvicina a passo grave a Dragomiro che sta sulla sedia col capo fra le mani) Alzati, Dragomiro, ché l’ora è sonata!


DRAGOMIRO (si alza)

L’ora!

ANNA

L’ora del rendiconto. Sta su.... raccogli tutte le tue forze mentali, e rispondi a quello che ti domando... Perché l’hai ammazzato?


DRAGOMIRO

(soffocato dalla collera fino alle lagrime)

No! non l’ho ammazzato io!... Non eri qui, tu? Non hai visto?


ANNA

Non parlo di Giovanni... Giovanni lascialo stare.... Adesso ti parlo di un altro.... [p. 110 modifica]

DRAGOMIRO (impallidendo leggermente)

Di chi?

ANNA

Lo sai di chi, non far la commedia... Tu vuoi partire, tu cerchi di andartene (egli fa tristemente col capo cenno di no; essa, aspra) Bada!... Tu non fai un passo fuori di qui se non mi hai detto il nome (guardandolo con la, massima intensità) chiamalo per nome....


DRAGOMIRO (lentissimamente)

De.... me.... trio!

ANNA

(respirando dal profondo dell’anima)

Hai visto?... Cosí! De-me-trio (si siede: egli resta in piedi) E l’hai ucciso per....

DRAGOMIRO

Per te....

ANNA

Per me.... [p. 111 modifica]

DRAGOMIRO

Per averti io....

ANNA

Come l’hai ucciso? Parla. (pone i gomiti sulla tavola e il mento sulle palme e ascolta immobile; egli sta in piedi, si chiude con cura il panciotto e narra semplicemente).


DRAGOMIRO

Mi hai sempre respinto.... Una volta, quando uscivi di chiesa, il venerdì santo, una sera — ti ricordi? — ti venni vicino e ti dissi piano: “Annetta, perché non mi hai voluto? io ti amo tanto.... lascia Demetrio e vieni.” ...Te ne ricordi?


ANNA

Sí, me ne ricordo.

DRAGOMIRO

Tu mi rispondesti: “Sono sposata, lasciami in pace!”


ANNA

E tu? [p. 112 modifica]

DRAGOMIRO

Io andai a casa, non dormii tutta la notte, e il giorno dopo... mi decisi.


ANNA

Come facesti?

DRAGOMIRO

Sapevo che doveva tornare dalla collina attraverso il bosco.... l’aspettai.... Veniva fischiando.... C’incontrammo, ci mettemmo a parlare.... gli mostrai la cima d’un pioppo: alzò gli occhi... Tirai fuori il coltello, e prima che li riabbassasse... (si ferma, gli manca la voce )


ANNA

(si copre la faccia, un momento; poi abbassa le mani, e lo guarda, aspettando) Ebbene?... Avanti.


DRAGOMIRO

Che ti devo dire ancora? [p. 113 modifica]

ANNA

E lui, che fece?

DRAGOMIRO

Cacciò un urlo, cadde sulle ginocchia... cercò di strapparmi il coltello... ma io mi slanciai e lo colpii anche alla gola; quando mi chinai su lui mi morse la mano.


ANNA

Era sua la morsicatura? (gli fa segno di continuare)


DRAGOMIRO

Infine lo voltai con la faccia in giu; poi andai a lavarmi alla fontana e tornai a casa, a mettermi a letto, perché non ne potevo più, non stavo pili ritto per la stanchezza.... Giovanni lo trovò là... il resto lo sai.


ANNA (alzandosi)

Lo so: un anno dopo sei venuto e mi hai detto: “Annetta, tuo marito è morto; [p. 114 modifica] mi vuoi?” Le tue parole e la voce con cui le hai dette mi hanno passato l’anima come un pugnale; non ti avrei mai sposato, perché ti detestavo; ma lo feci per questo, per condurti finalmente qui, a questo punto. Fin dal principio ho sospettato di te. Tutto quello che hai fatto in seguito, prima la cura dell’anima del defunto, poi le tue paure e le tue furie quando ti parlavo di lui, e i tuoi discorsi scuciti, circa gli assassini e il termine fin quando s’incorre nella pena, e i tuoi sogni con la testa di morto che ti mordeva, e tutto il resto, davano sempre più fondamento ai miei sospetti. Dapprima avevo deciso di sbarazzarmi di te — ma bisognava che trascinassi anche un’altra anima nel peccato; poi ho aspettato per riflettere meglio. Poco fa credevo che il pazzo ti strangolasse; stavo per lasciare che tu te la sbrigassi con lui, ma avevo anch’io un conto più grosso da regolare con te, non potevo lasciarti andar via da questo mondo, cosí, senza sottoporti a giudizio. (pausa) Ti ho giudicato, hai confessato, ora bisogna che ti diano la pena che ti spetta, perché hai ammazzato un uomo che m’era caro come la luce degli occhi, tu che mi sei sempre [p. 115 modifica]stato odioso....(si avanza lasciandolo indietro).

DRAGOMIRO

Io ti ho amato e.... e....

ANNA

E....?

DRAGOMIRO

E... ma ormai è inutile.... Io devo andarmene; tu... forse prenderai Giorgio.... ( con voce soffocata, e molto lentamente) ma sappi che ti amo sempre....


ANNA

Sí? (ride) Aspetta, e vedrai ora come te lo ricambio io il tuo amore (pausa)


DRAGOMIRO

Annetta, io me ne vado.... perdonami!


ANNA

Che io ti perdoni! Per questo dunque ti avrei sopportato vicino a me? E avrei fatto tanto per ridurti a questi estremi... [p. 116 modifica]tutto, per perdonarti? (ride; si sentono passi e voci di fuori)


DRAGOMIRO

Taci!... Annetta, viene qualcuno.


ANNA

Sí, viene Giorgio con gli uomini: vengono a prenderti perché hai ammazzato Giovanni.


DRAGOMIRO

Giovanni? (esplodendo) Tu mi hai tradito... con Giorgio... e poi....


ANNA

E chi altro?

DRAGOMIRO

(spaventato, cercando da tutte le parti) Scellerata, voglio scappare... non voglio che mi arrestino... Ho paura... voglio scappare!


ANNA

Non è più possibile! (si sente la voce di Giorgio) [p. 117 modifica]

GIORGIO (di fuori)

Qua tutti!

DRAGOMIRO (con un ruggito)

Ah! ( fissa Anna e si precipita su di lei come per strangolarla )


ANNA

(gridando e fuggendo verso l’uscio)

Accorrete! Questa belva (l'uscio si apre; Giorgio e gli uomini si precipitano dentro) ammazza anche me!


SCENA IX


DRAGOMIRO, ANNA, GIORGIO

Parecchi uomini.


DRAGOMIRO

(si avanza stralunato e si ferma di fronte; Giorgio e due uomini corrono a lui e lo afferrano per le braccia; egli li guarda smarrito e tremante). Vengo... vengo... non mi battete! vengo! ( supplichevole a [p. 118 modifica] Giorgio ) non stringermi così forte, qui....lo sai che mi fa male!


ANNA

Galantuomini.... è venuto stasera da noi alla locanda un povero viandante; non so di dove venisse né dove andasse... mio marito l’ha ucciso! Nella camera, là, guardate, c’è un lago di sangue! Cercate nel pozzo abbandonato, accanto al giardino.... quel disgraziato aveva una borsa negli stivali: ora l’ha Dragomiro in tasca (Dragomiro vi pone macchinalmente la mano; trova la borsa, e la dà con un riso ebete a uno degli uomini)


UN UOMO ( con una corda in mano )

Perché l’hai ammazzato, quel cristiano?( lo lega )


UN ALTRO

Prendetelo!... Al Municipio....

ANNA

Galantuomini... io vi ho rivelato il delitto; ma quest’uomo è mio marito.... [p. 119 modifica] me lo portate via, e io resto sola.... bisogna che mi permettiate di dirgli anch’io una parola.... (gli uomini si tirano in disparte rispettosamente; essa si avvicina a Dragomiro che sta immobile, e gli mormora con voce netta) Dragomiro, guardami! (egli la guarda) per la colpa, il castigo; e mala sorte per mala sorte!

cala il sipario