Atto primo

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Ion Luca Caragiale - Malasorte (1890)
Traduzione dal rumeno di Agnese Silvestri Giorgi (1929)
Atto primo
Personaggi Atto secondo

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ATTO PRIMO

[p. 7 modifica] Interno di un’osteria, col soffitto a travicelli di legno. In fondo, in mezzo, l’uscio d’entrata; a sinistra, una grande finestra con imposta; accanto alla finestra, il banco. A sinistra, in primo e in secondo piano, due usci che danno in due stanze. A destra, in primo piano, la botola della cantina e un uscio che dà nella dispensa. A sinistra, di fronte, una tavola di legno e sedie rustiche. Panche lungo le pareti.


SCENA I


Dragomiro, Giorgio e Anna



(Tutti e tre sono attorno alla tavola, su cui arde una piccola lampada a petrolio.
Giorgio tiene in mano un giornale. Anna cuce una camicia.)

giorgio


....Naturalmente, non è facile scappare.... ma qualche volta succede.... Fan tutti lo stesso, quelli che se la battono: [p. 8 modifica] prima si mostrano pentiti, fanno gli stupidi, s’accaparrano delle simpatie, e poi, quando l’occasione si presenta, la strada fra le gambe....


DRAGOMIRO

Dunque, anche questo era un furbo.... fingeva....(sorridendo) Ho capito!


GIORGIO

Come saperlo?


DRAGOMIRO

Andiamo, via!


GIORGIO

Dunque, non ci credi che fingesse?


ANNA

Questa è buona! Nove anni interi!... Chi fa la commedia per tanto tempo, anche se non era matto, finisce sempre allo stesso modo.... ammattisce per davvero. [p. 9 modifica]

DRAGOMIRO


Ma se è stato disgraziato, quello scemo! L’hanno trovato con la camicia tutta insanguinata e aveva addosso la pipa, il tabacco e l’acciarino del morto.... E se, per esempio, si fosse contentato di rubare quelle miserie a un cadavere trovato nel bosco?... Era un idiota...; quando gli hanno letto la condanna rideva....


ANNA ( molto interessata )

Come?... Dov’eri tu, per aver visto quando gli hanno letto la condanna?


DRAGOMIRO

Ero al processo.


GIORGIO

Ci sei stato?


ANNA ( sempre più interessata )

Dove, al processo? [p. 10 modifica]

DRAGOMIRO (seccato)

Alle Assisi, quando l’hanno condannato.


ANNA

Tu sei stato alle Assisi!... e in tanti anni non me l’hai mai detto!


DRAGOMIRO

Te lo dissi....


ANNA

Ma no.


DRAGOMIRO

Già, è vero: — naturalmente. Perché te l'avrei detto? Perché tu ricominciassi a piangere il morto?


ANNA (scuotendo il capo)

Dragomiro! (si alza e va al banco)

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DRAGOMIRO


(dopo averla guardata con collera, a Giorgio)

Andiamo avanti a leggere, via, e vediamo che ha fatto il pazzo.


GIORGIO

( cercando il seguito nel giornale, e poi continuando a leggere )


“....finora tutte le ricerche sono state vane. Il soldato ha confessato che molte volte andava col pazzo a prender l’acqua, e lo lasciava solo alla fontana mentre lui si recava dall’amante. Il pazzo poi, con le secchie piene, passava a chiamarlo per tornare insieme alla prigione... Il pazzo era sempre stato quasi libero, o almeno molto poco sorvegliato... Era buono e simpatico a tutti — a parte gli accessi acuti in cui lo gettava la mania di persecuzione. A quanto afferma il soldato, il pazzo sarebbe caduto nell’antica miniera, abbandonata da un pezzo....”


DRAGOMIRO (con interesse)

Dunque....è morto.... [p. 12 modifica]

GIORGIO

Ma forse no....

DRAGOMIRO (fra sé)

È morto!...

GIORGIO

Dimmi un po’, Dragomiro, che specie d’uomo era?... Da che sono al mondo, non ho mai visto un processo alle Assisi.... Vorrei vederne uno anch’io, una volta.... Che fa, che dice un uomo sotto processo?


DRAGOMIRO

Che fa?... Sta in mezzo alle guardie, e non vede l’ora che finisca....


ANNA (dal banco)

Ma tu, Dragomiro, ci andasti per caso o apposta? [p. 13 modifica]

DRAGOMIRO (volgendosi a lei)

Apposta?... Che ti salta in mente? Perché ci sarei andato apposta? (a Giorgio) Mi trovavo per caso in città.... ero andato a vendere della lana (grida ruvidamente ad Anna che sta con i gomiti appoggiati al banco) Che fai lì?

ANNA

Niente.... ascolto....

DRAGOMIRO

Ascolti! (sempre più aspro). Non ricominci a piangere il morto? Eppure ho riparlato di lui.... Via dunque! comincia.... piangilo! (Anna passa lentamente ed esce a sinistra; a Giorgio) Io dico che il pazzo non era colpevole: a torto, l’han cacciato per venti anni ai lavori forzati!


GIORGIO

Sai che sarebbe strano se avesse a succedere questo: un briccone è arrestato [p. 14 modifica] e dichiara: Sono io che ho commesso qualche anno fa l’assassinio nel Bosco dei Corvi... ecco perché ed ecco come... Eh?


DRAGOMIRO

Potrebbe darsi benissimo!

GIORGIO

E che fare allora del pazzo?

DRAGOMIRO

Quale?

GIORGIO

Quello che è stato condannato a torto.


DRAGOMIRO

Hai detto che è morto.

GIORGIO

Ammettiamo che viva... [p. 15 modifica]

DRAGOMIRO

Come, che viva?... è caduto nella miniera abbandonata....

GIORGIO

No ammettiamo che non vi sia caduto; ammettiamo che sia fuggito e che lo riacciuffino....Chi lo compenserà di tutti questi anni di patimento?

DRAGOMIRO

Santo Dio... (pausa) Giorgio, tu sai un po’ di legge....

GIORGIO

Cosí cosí....

(Anna entra e si ferma sull’uscio ).

DRAGOMIRO

Non è forse vero che un uomo che ha commesso un delitto... un omicidio... non è vero che se, dopo dieci anni, va [p. 16 modifica] spontaneamente a confessare la sua colpa, non incorre più in nessuna pena?


GIORGIO

Quale sia il termine, non lo so di sicuro; ma so che un termine c’è: passato quello, è finita....

ANNA


(che ha ascoltato dalla soglia viene avanti; ha pianto)


Che vuol dire? dopo dieci anni un assassino può confessare quello che ha fatto e lo lasciano in pace?


GIORGIO

Cosí è la legge.

ANNA

Guarda che bella legge! (si asciuga gli occhi)


DRAGOMIRO

Perché non ti ci metti tu a farne una meglio? (fissandola) E ci sei ricascata! [p. 17 modifica] ( a Giorgio ) Lo vedi perché non gliel’ho detto.... perché ogni volta che si parla del morto, che se ne fa anche il più lontano accenno, lei seguita a gemere tutto il giorno, (a lei) Vattene di qui e non mi rompere più la testa, uccellaccio del malaugurio!... Se ammazzassero me, so benissimo che balleresti la hora1 all’anniversario invece di farmi la cerimonia funebre ( pausa; Anna si ritira ) Se dovevi piangere tutta la vita per il primo marito, perché ti sei sposata un’altra volta? Via vattene!


ANNA

Perché sei così duro, Dragomiro?


DRAGOMIRO

Vattene una buona volta!

ANNA

Vado ( esce dal fondo ). [p. 18 modifica]

SCENA II

Dragomiro, Giorgio

DRAGOMIRO

Va alla malora! (si alza irritato)


( GIORGIO dopo una pausa )

Sei davvero troppo aspro con tua moglie....


DRAGOMIRO

Via, lasciami in pace anche tu... Sai forse che cos’è la mia vita?... lo sai che cosa ho fatto io per questa donna? Meglio se mi fossi rotto il collo prima di incontrarla!... Se non era per questa donna ostinata, io sarei oggi un altr’uomo! Tu non sai quello che c’è stato fra me e lei.


GIORGIO

Sí, sí, vedo quello che c’è: vi tormentate inutilmente a vicenda, e tu non le appartieni più che essa non ti appartenga. [p. 19 modifica]

DRAGOMIRO

Mi ha sposato per avere qualcuno che le faccia dire le messe per l’anima del morto.... Dal primo giorno del matrimonio fino a oggi, non l’ho vista sorridere una volta sola; è sempre stata col corpo qui, in questo mondo; ma con l’anima è da Demetrio, nel mondo di là!


GIORGIO

Sarà stato con lei migliore di te.


DRAGOMIRO

Migliore!... E come poteva saper lei, dal primo giorno, se io non sarei stato meglio di lui? Io non l’amavo?... Se non l’avessi amata!... E poi, infine, capisco che una donna pianga il marito quando è vedova....ma una volta sposata con un altro....Chi lo sopporterebbe?... Allora perché si è risposata?

GIORGIO

Eh! [p. 20 modifica]

DRAGOMIRO

Sí; perché....se non si può separare dall’ombra del morto? Di’ piuttosto che è una pazza, che ha finito per sconvolgere il cervello anche a me. Una bella vita, credi, da quando l’ho presa!... Auf! ne ho abbastanza! Per otto anni di fila Demetrio e sempre Demetrio; lei parla, e io sento lui; lo vedo, quando la guardo.... Io vivo in casa, mangio a tavola, dormo insieme col suo fantasma.... Proprio cosí! E questo non può durare! (Anna entra lentamente dal fondo, si ferma sull’uscio e ascolta; Giorgio la vede e fa un movimento; Dragomiro, alla mossa di Giorgio si volta e la vede) Eccola!... Eccolo!... È lui.... Demetrio! (a lei) Esci! esci! scappa, che non ti veda! (Anna sta immobile, con gli occhi fissi su di lui) Te ne vai? se no, me ne vado io.... per non vederti! (si slancia contro Anna che si avanza verso di lui; l’afferra con furia per la mano e la conduce risolutamente sul davanti della scena) Che vuoi?... Perché mi guardi cosí?... Che pensi?... Che l’ho ammazzato io?... Sí? Parla! (le dà uno scossone). [p. 21 modifica]

ANNA ( decisa )

Dragomiro, sei pazzo!... (si fa il segno di croce)


DRAGOMIRIO

Pazzo? Parla (le dà un altro scossone)


GIORGIO

Dragomiro!

ANNA

Oh!... Pazzo!

DRAGOMIRO

No, parla... Una delle due: o credi che l’abbia ammazzato io....

ANNA

Ma via! Son cose da dire!

DRAGOMIRO

Sì.... e allora, perché vivi con me? O non lo credi, e allora perché mi [p. 22 modifica] tormenti?... Che hai contro di me? Lasciami in pace col tuo Demetrio! ( la respinge con la mano e risale verso il fondo della scena; essa tenta di fare un passo verso di lui ) Lasciami in pace! (stessa mossa ) Lasciami in pace! ( esce sconvolto dal fondo, sbattendo l’uscio ).


SCENA III

ANNA, GIORGIO


GIORGIO ( va sino al fondo)

Dragomiro! Dragomiro!... Se n’è andato!


ANNA (scendendo a sinistra, fra sé)

Va all’osteria del Pope...; a casa non c’è da bere....


GIORGIO (dal fondo)

Anna! (si avanza lentamente).

ANNA

Sei ancora qui?... Giorgio, ragazzo mio, tu non riesci a mutare idea, e vorresti che [p. 23 modifica] la mutassi io? Mi rincresce per te!... Ma non vedi che disgraziata sono; perché non mi lasci alla mia pena invece di tormentarmi anche tu?


GIORGIO

Perché....

ANNA

Perché mi ami.... questo lo so....


GIORGIO

Sì, perché ti amo....

ANNA

Lasciami ai miei peccati, Giorgio, e vattene. Sei giovane.... Va a cercare la felicità altrove. Tanto, tu mi ami, ma io non ti posso amare....


GIORGIO

Tu non puoi amare? [p. 24 modifica]

ANNA

Anzi....anch’io ho amato una volta.... ma non ho avuto fortuna.... Ora, per me è passato il tempo dell’amore... Quindi, Giorgio, te lo ripeto, va a cercarti la felicità altrove.


GIORGIO

Altrove?... Bene....

ANNA

.... Perché turbare la tua giovinezza con ombre del passato, perché prenderti una donna piena di vecchi pensieri!... E poi anche cosí.... come mi prenderesti?


GIORGIO

Te l’ho detto....

ANNA

Che io divorzi da Dragomiro?... non è possibile! [p. 25 modifica]

GIORGIO

Dici che non lo puoi vedere....


ANNA

Sí..., ma il Signore me l’ha mandato, e il Signore sa quello che fa... io debbo fare la sua volontà.


GIORGIO

Bene, Annetta, fa come vuoi, tienti la tua vita... Io ho deciso di andarmene da questo villaggio...


ANNA (in fretta)

Te ne vai?

GIORGIO

Sí.... Io ti amo, tu non mi puoi amare... che ci guadagno a star qui per niente?


ANNA (triste)

Parti! [p. 26 modifica]

GIORGIO

Sí... La gente se ne comincia ad accorgere...; io non so padroneggiarmi, e non voglio farmi canzonare, a venirti dietro come un imbecille (Anna sta sopra pensiero). Non va più... essere amico di tuo marito, un uomo così diverso da me, solo per poterti vedere più spesso!... Sei una donna... non so come dirti... Ti piace vivere con un uomo che ti tratta come un cane, e respingi me, che ti amo... Bene... allora, preferisco non vederti più affatto.

ANNA

Cioè, te ne vai?... davvero?

GIORGIO

Sí....

ANNA

Quando?

GIORGIO

Al più presto possibile.... fra qualche giorno. [p. 27 modifica]

ANNA

Mi rincresce.

GIORGIO

Perché?

ANNA

Perché, perché.... mi rincresce....


GIORGIO

Ma se non mi ami?

ANNA

Che bambino sei!... Io non ti amo, ma tu mi ami: non capisci che infine il mio rimpianto di te sarebbe più grande del tuo per me?


GIORGIO

Allora...

ANNA

Che cosa? [p. 28 modifica]

GIORGIO

Vieni con me.

ANNA

Impossibile.

GIORGIO

Ma dunque, io che devo fare?


ANNA

Tu....tu vattene, Giorgio, con Dio; non badare al mio dolore... (piange)


GIORGIO

Annetta, piangi?

ANNA

Sí.

GIORGIO

Perché? [p. 29 modifica]

ANNA

È inutile che te lo dica.

GIORGIO

Ma se piangi...

ANNA

Ti parlo franco, Giorgio: io ti debbo molto.... Molta forza mi ha data la tua amicizia, e il pensiero d’essere amata da un uomo come te... L’Idea che saresti stato capace, all’occasione, di fare un grande sacrifizio per me mi sosteneva tanto nella mia afflizione.... Se te ne vai, come resto io?

GIORGIO

Che sacrifizio? eccomi pronto.

ANNA

Ora non posso.... non so... non ho nulla da dirti (sta un momento sopra [p. 30 modifica] pensiero) Giorgio, se mi ami molto.... molto (cambiando improvvisamente tono) vattene ora tranquillo a letto e vieni qui domattina; Dragomiro va al mercato, e potremo parlare meglio... Va... Buona notte!

GIORGIO

Buona notte, Annetta! (parte dal fondo)


ANNA (fra sé)

Parte ( Giorgio sta per uscire — a mezza voce) Giorgio!


GIORGIO (voltandosi)

Mi hai chiamato?


ANNA

No.... (egli la guarda a lungo, e poi fa per partire) Ma sí! (egli si rivolge e si avanza con aria di interrogazione).


GIORGIO

Che vuoi? [p. 31 modifica]

ANNA

Non capisci?


GIORGIO

No.


ANNA (con molta intenzione)

...Ma non hai sentito, non hai proprio capito che ti amo anch’io?


GIORGIO

Tu.... me.... possibile?


ANNA

Sí.... Devo pur dirtelo, non ne posso più, (molto nervosamente) Giorgio, Dragomiro tornerà certo ubriaco.... allora, prima mi tratta male e poi va a letto e dorme così sodo che nulla lo sveglia....Vieni! Da casa tua si vede questa finestra... l’imposta è chiusa... Sta attento: quando vedrai la lampada al foro dell’imposta, vieni subito.... ti aspetto. [p. 32 modifica]

GIORGIO

Mi ami?

ANNA

Sí, ma non dimenticare che sono la moglie di Dragomiro; se lui muore, sono tua!... Giorgio, l’ho giurato a me stessa: quando cadrà la prima palata di terra sulla sua bara, io sarò nelle tue braccia.... Hai capito?


GIORGIO

Allora posso aspettare tutta la vita....


ANNA (secca)

Sei uno sciocco! Mi amerai, ma non mi capisci... Pensa meglio a quello che ho detto... Quando vedi il lume, vieni, non farmi aspettare.... Va!


GIORGIO (con trasporto)

Vado... e tornerò... Mi ami? [p. 33 modifica]

ANNA

Sí, sí, ti amo (lo stringe con forza fra le braccia, poi lo accompagna sino alla porta in fondo e chiude).


SCENA IV

ANNA (sola, guardando verso il fondo )

Giorgio, Giorgio, la disgrazia t’incalza!... (va lentamente alla tavola). Sarà capace di fare, questo ragazzo leggero, quello di cui si vanta? vedremo.... Dove sarà quel cane? all’osteria del Pope... a giocare a carte e a bere... Torni pure ubriaco, mi maltratti e mi minacci!... Vedremo quanto durerà!... Molto, non credo!... (ascolta) Ah! viene!... è lui.... (prende il lavoro e si siede alla tavola. Si bussa all’uscio. Anna si alza, e sta un momento). Ho chiuso.... (Si bussa ancora; Anna va all’uscio). Vengo, vengo! (apre). [p. 34 modifica]

SCENA V

ANNA, GIOVANNI

GIOVANNI ( stanchissimo quasi tremante )

Salute, sposa.

ANNA

Grazie, buon uomo... Che vuoi?


GIOVANNI

Mi dai da mangiare?

ANNA (fra sé)

Costui non è del paese... è un forestiero. (forte) Non abbiamo nulla da mangiare, brav’uomo.... te ne puoi andare.


GIOVANNI

Sí.... e dormire mi lasci?... lasciami dormire!


ANNA (fra sé )

È un briccone, un ubriaco, o che altro?... (forte) Levati di torno, cristiano, ( quasi aspra ) via! [p. 35 modifica]

GIOVANNI

(timoroso, e riparandosi il capo come da un colpo)

Me ne vado.... ma non battermi.... non darmele!


ANNA

Ebbene! e chi ti batte?... vattene e sta sano.


GIOVANNI

(fa per andare, ma le forze gli mancano e si appoggia all’uscio)

Non ne posso più... ( con dolce preghiera ) Dammi qualcosa da mangiare, fammi la carità.... ho fame ( si lascia cadere sulla panca, a sinistra dell’uscio )

ANNA

Sei stato malato?

GIOVANNI

No.

ANNA

Ma che hai? [p. 36 modifica]

GIOVANNI

Ho fame.... sono stanco....

ANNA

Già... e di dove vieni?

GIOVANNI

Eh... di lontano.... dai monti.

ANNA

E che vento ti ha sbattuto fra noi?

GIOVANNI

Mi sono smarrito.

ANNA

Ma dove andavi?

GIOVANNI

Non lo so...

ANNA

Come, non sai dove andavi? [p. 37 modifica]

GIOVANNI ( piano, confidenziale )

Vedi.... son pazzo.

ANNA

Pazzo?!

GIOVANNI

Ah!... Ma non mi prende mica sempre.... E quando il diavolo mi tormenta, basta che venga la Santa Vergine perché me ne liberi... Due volte, il diavolo m’ha ordinato di ammazzarmi... per rubarmi l’anima....

ANNA

Disgraziato, chi sa che pena!...

GIOVANNI

Ma la Santa Vergine non mi ha abbandonato. ( si segna )

ANNA

E da che ti è venuto?

GIOVANNI

Da un colpo... Se mi spavento, mi [p. 38 modifica] prende, maledetto sia! e quando mi prende, prima mi viene un’inquietudine, un disgusto, e poi un terrore e mi brucia. (accenna il cervello) Ho male qui, dentro.... — Me lo dai?

ANNA

Che cosa?

GIOVANNI

Da mangiare...

ANNA

Ah! me n’ero scordata; così ti dimenticassero i mali!... ( va al banco, taglia un pezzo di pane e glielo dà ). Ecco, a te!

GIOVANNI

Dio te ne rimeriti!

ANNA

Vuoi anche dell’acquavite?

GIOVANNI

Se me la dai... [p. 39 modifica]

ANNA (gli dà un bicchierino d’acquavite )

Ma come ti è venuto?... È da molto tempo?


GIOVANNI

Saranno dieci anni...

ANNA

Dieci anni... E chi ti ha battuto?... perché?

GIOVANNI

Per niente... Ero guardia forestale a Corbeni...


ANNA (fra sé)

Guardia forestale a Corbeni.... ( forte ) Chi ti ha colpito?


GIOVANNI

Al Tribunale.... perché non volevo dire... [p. 40 modifica]

ANNA ( con impazienza )

Che cosa?

GIOVANNI

Perché l’ avevo ammazzato...

ANNA

Ammazzato! ( da sé) Signore Gesù Cristo! Ma chi è quest’uomo? (temendo di aver scoperto il vero) Ti chiami... Giovanni....


GIOVANNI ( approvando col capo )

Mi chiamo Giovanni.

ANNA

E dici che hai ammazzato...

GIOVANNI

Demetrio Cirezarul.

ANNA (fra sé)

Come è giunto qui quest’uomo?... Sei tu, Vergine Santa, che l’hai guidato; tu [p. 41 modifica] l’hai condotto per vie ignote, e me l’hai mandato qui per togliermi ogni dubbio, perché mi decidessi...


GIOVANNI ( dormicchiando )

Ora ho sonno... ( tende l’orecchio ) Perché i cani si lamentano?


ANNA

Non c’è nessun cane che si lamenti.


GIOVANNI

Ascolta...

ANNA (fra sé)

Vaneggia (forte) Giovanni, vuoi coricarti?


GIOVANNI

Sí.

ANNA

Alzati, ( lo aiuta ad alzarsi ) vieni con me... Su, di qui ( lo conduce per mano, lentamente a sinistra, al primo uscio) [p. 42 modifica]

GIOVANNI

Quando i cani si lamentano, muore qualcuno... (vacilla, lei lo sostiene)


ANNA

Adagio...

GIOVANNI

Tu lo sai chi è che muore... Sarà Giovanni? E se Giovanni muore, sfugge al diavolo? (si ferma, fa una smorfia di dolore e si porta la mano al capo) Che male! (Escono lentamente).


SCENA VI

GIORGIO, ANNA

GIORGIO (entra rapidamente dal fondo )

ANNA! (venendo a sinistra) Annetta!


ANNA (venendo da sinistra)

Giorgio! ( concitata) Che cerchi? che vuoi? Ti avevo pur detto di non venire [p. 43 modifica] finché non facevo il segnale! Te l’ho forse fatto? Vuoi che Dragomiro ti trovi qui?... Vattene via, e non tornare finché non ti chiamo.


GIORGIO

Aspetta che ti dica... Son venuto a portarti una buona notizia...


ANNA

Che buona notizia?

GIORGIO

Vengo dall’osteria del Pope... Dragomiro è sempre là... È ubriaco... Ha giocato a carte, ha perso, e ha offerto da bere a tutti.... pope, notaio, sindaco, son tutti all’osteria...


ANNA

E questa la chiami una buona notizia?


GIORGIO

Aspetta... Dragomiro parte all’alba. [p. 44 modifica]

ANNA

Sí, va al mercato.

GIORGIO

No... parte, ma non ritorna più.

ANNA

Come?

GIORGIO

Ti lascia... se ne va per il mondo!

ANNA

Che dici? (fra sé) Questa non la credo.

GIORGIO

Annetta...

ANNA

Via dunque! ma ci sono anch’io, qui.

GIORGIO

Non sei contenta? non hai detto che mi ami? [p. 45 modifica]

ANNA

Già! e poi... se ti amo?

GIORGIO

Quando il marito abbandona la moglie, essa ha diritto, per legge, a divorziare da lui e ad andarsene dove vuole.


ANNA (con impazienza)

Che sciocchezze dici... Come può partire Dragomiro? Dove vuoi che vada?


GIORGIO

Non ha detto dove, ma ha preso congedo da tutti... All’alba se ne va proprio...

ANNA

Si vedrà.... (fra sé) Ah sí? (sta sopra pensiero )


GIORGIO

A che pensi? [p. 46 modifica]

ANNA

Giorgio, ascoltami bene! Sei un uomo in tutto il senso della parola, o sei un ragazzo? Mi posso fidare di te? Farai quello che ti dico?


GIORGIO

Lo farò.

ANNA

E se poi non lo fai?

GIORGIO

Dimmi di che si tratta, e vedrai.

ANNA

Bene... Vedremo quanto può il tuo amore; ora vattene, e qualunque cosa accada, finché non vedi il segnale, non ti muovere. ( Giorgio fa un gesto) Non una parola, vattene (lo spinge verso il fondo)


GIORGIO

Annetta! [p. 47 modifica]

ANNA

Vattene!

GIORGIO

Mi ami?

ANNA (molto impaziente)

Sí, ma vattene... (lo spinge fuori) Che tu non lo incontri... sta attento.


SCENA VII


ANNA

(sola, va all’uscio di sinistra e ascolta; lo apre adagio e guarda dentro; poi si siede alla tavola).

Vuol partire... che fare? Lo grido in faccia a tutti... do il vero colpevole in mano alla giustizia e libero l’innocente... E la prova? I miei sospetti. Ma che prova sarà questa se egli nega? Allora, aspettare? Il che vuol dire per lui ancora un anno da vivere con la paura in cuore... quest’anno se n’andrà per il mondo, e poi [p. 48 modifica] potrà raccontare come stanno le cose e... sarà finita: resterà impunito. Questa è la legge, bene; ma io, posso lasciarlo cosí?... No.... non è possibile (pausa).

Questo pazzo è già stato condannato... Per una colpa, piccola o grande che sia, si paga con tutta la vita.... E senza una nuova colpa, il pazzo sarà pur sempre ripreso, e dovrà rientrare là di dove è fuggito?...(pausa) Ma dopo tutto, che è meglio per un pazzo? Trascinare la vita vagabondo e tormentato, senza tetto, senza uno straccio addosso, affamato, o vivere in prigione, vestito, nutrito, curato all’occorrenza, al riparo dalle intemperie?... Essere libero è forse meglio? Godersi la luce del sole allegramente?... Ma è pazzo... e può mai essere allegro un pazzo?... La luce del sole senza la luce della ragione.... Gli servirà, la sola luce del sole, l’inverno contro il freddo, o contro la fame, l’estate? Potrà trovare o no un’anima cristiana che gli faccia l’elemosina di una briciola di pane..., gelerà, o cuocerà tutto il giorno, digiuno, vittima della sua imbecillità, e la sera si addormenterà di fame sul nudo terreno.... Sí, sí.... il suo posto è al bagno.... Chi sa per quale peccato il Signore [p. 49 modifica] l’ha gettato nell’abisso, ma è stato cosí buono da togliergli la ragione con cui si renderebbe conto della sua sventura; gli ha dato il fardello, ma gli ha tolto la bilancia! (resta sopra pensiero).


SCENA VIII

ANNA, DRAGOMIRO


DRAGOMIRO

(entra e si ferma sulla soglia; è pallido e come stordito)

Annetta! Annetta!

ANNA (trasalendo)

Sei venuto? (si alza)

DRAGOMIRO

Sí.... ti rincresce? Se ti rincresce.... me ne vado (barcolla)


ANNA

Non mi rincresce che tu sia venuto; mi rincresce che sei venuto ubriaco. [p. 50 modifica]

DRAGOMIRO

È così... sono.... questo è vero, sono quasi ubriaco... Ho bevuto... ma l’ho fatto per affogare il dispiacere. (sospira) Sí, sappilo... solo per il dispiacere che tu mi fai!


ANNA

Perché tu abbia bevuto, non lo so; so che sei ubriaco...; va a letto.


DRAGOMIRO

Non voglio coricarmi... Debbo parlare con te.


ANNA

Parleremo domattina; ora non puoi...


DRAGOMIRO

Sí, posso... Dammi da bere.

ANNA

Ancora ne vuoi? [p. 51 modifica]

DRAGOMIRO

Ancora ne voglio.... tu, vieni qui e stammi vicina, che debbo parlarti (si mette alla tavola, essa gli porta un boccale di vino )


ANNA

Ecco... per farti passare il dispiacere.


DRAGOMIRO

(alza il boccale alla bocca e si ferma )


Oh te! (sogghignando) non senti?... Perché mi vuoi avvelenare?


ANNA

Sei pazzo, disgraziato!... Perché ti dovrei avvelenare?


DRAGOMIRO

Per liberarti di me, lo so!... per vivere con un altro.... Forse hai messo gli occhi su Giorgio, il maestro.... Ho subodorato qualcosa, io.... (con un sogghigno) Guai a voi!... Vi spacco la testa a tutti e due! (si porta il boccale alla bocca e poi si ferma) [p. 52 modifica]

ANNA

Tu vaneggi...

DRAGOMIRO

Mi avveleni, eh? (le dà il boccale, e aspro) Vieni qui! Bevi prima tu... che ti veda io, bere.

ANNA

(prende il boccale, beve, e poi glielo dà)

Ecco.


DRAGOMIRO

O Annetta, di’ la verità, che pensi di me?


ANNA (prendendo il lavoro)

Bene, penso.

DRAGOMIRO

Bene?... Bene sarebbe... Lasciamo correre ( pausa )


ANNA

Dunque, Dragomiro, quando parti? [p. 53 modifica]

DRAGOMIRO

Parto? e dove vado?

ANNA

Per il mondo.... lo so io, dove? Ho sentito che vuoi lasciarmi e andar via, dove ti capita....

DRAGOMIRO

Chi te l’ha detto?

ANNA

Che t’importa?... Perché, Dragomiro?...


DRAGOMIRO

Perché ci sto male con te... non mi ami;... non sei una moglie per me, sei una nemica... perché mi hai rovinato....


ANNA

Io? Vorrei un po’ saper come.

DRAGOMIRO

Sí, tu.... Se non ti avessi conosciuta, sarei stato un altr’uomo.... ( beve e [p. 54 modifica] sospira ) Eh, che uomo sarei stato!... Ma è finita... ora è inutile... lasciamo correre!

ANNA

E mi vuoi lasciare?

DRAGOMIRO

Sí, solo per qualche tempo.... che tu veda come stai senza di me.... ( beve ) Dammi retta... a che pensi?... Io ho un affare lontano... bisogna che parta domattina... Tu... sii ragionevole, resta a casa e aspettami. Non fare difficoltà... o ti ammazzo!

ANNA

Starai molto tempo assente?

DRAGOMIRO

Un mese, due, tre, più... un anno, non so....

ANNA

Ma poi tornerai? [p. 55 modifica]

DRAGOMIRO

Naturalmente tornerò.... Tu devi riscuotere dal Pope con uno scritto — ricordami che te lo dia — cinquecento lei2... La locanda la potrai affittare: anche il Pope la vorrebbe prendere.... Le tavole da coprire il tetto che sono nella rimessa le puoi vendere... gli assi te li porteranno giù fra qualche giorno... non pagarli più di trentacinque lei...; vendili, puoi prenderci fino a cento lei.

ANNA

(dopo averlo ascoltato con pazienza, scuotendo il capo)

Ah, Dragomiro!

DRAGOMIRO

Ebbene?

ANNA

Ma ci posso credere, io, che tu torni? Non lo vedo forse che fai testamento? (si alza ) Dragomiro, tu non devi partire.... come è possibile una cosa simile! Lasciare la tua casa e fuggire così per il mondo... Perché? Sei rovinato, e vai a servire dove nessuno ti conosce? [p. 56 modifica]

DRAGOMIRO

Eh via!

ANNA

O il fuoco ti ha bruciato tutto e vai a cercare un rifugio altrove?


DRAGOMIRO

No!

ANNA

O che hai commesso una cattiva azione e hai paura del castigo, per andartene cosí fuori del tuo paese, lontano dai tuoi e dalle cose tue...


DRAGOMIRO

Ma via!

ANNA

Chi fugge cosí? Chi abbandona cosí la casa e il paese da un momento all’altro e se ne va per il mondo?... Soltanto i disperati, i bricconi, o... i pazzi...


DRAGOMIRO (beve e sogghigna)

I pazzi.... [p. 57 modifica]

ANNA

Disperato non hai ragione d’esserlo, perché, grazie a Dio, da vivere ne hai...; cattive azioni, dici di non averne commesse: tu lo sai, e Domineddio che vede nella tua coscienza... Allora, Signore misericordia, sei pazzo!


DRAGOMIRO (c. s. )

Chi sa?... lo sarò...

ANNA

Non ridere di ciò... tu sei un po’ strambo... cioè, come un po’! lo sei completamente; da un pezzo hai perso la testa (Dragomiro ascolta nervoso). La notte fai dei brutti sogni e ti lamenti sempre nel sonno.... Hai paura di dormire con la lampada spenta.... Prima, quando mai capitava che tu ti ubriacassi!... Ora affoghi la ragione in un bicchiere di acquavite.... Prima, mi obbligavi a fare elemosine e a dire le preghiere per l’anima di Demetrio (Dragomiro si turba) — perché era stato per te un buon amico, ed era un [p. 58 modifica] peccato che un uomo simile avesse fatto quella fine! — tanto che mi stupivo di te, che dopo avermi sposata, non facevi che ricordarmi il mio primo marito... Da qualche tempo, tutto è cambiato: se qualche rara volta lo rammento, vai sulle furie... Ci pensi a quello che hai fatto poco fa?


DRAGOMIRO

Quando, poco fa?

ANNA

Poco fa, quando Giorgio leggeva.


DRAGOMIRO

Ebbene?

ANNA

Hai detto certe parole... se quello non ti conoscesse, potrebbe credere....


DROGOMIRO

Che parole? che ho detto?

ANNA

Quello che non avresti dovuto dire.... Pazienza nell’ubriachezza, vada pure.... [p. 59 modifica]il cervello è annebbiato.... Ma non eri ubriaco...


DRAGOMIRO

Ebbene? che ho detto?

ANNA

Mi hai chiesto che penso di te, se credo che tu abbia ammazzato Demetrio... e Giorgio era presente!


DRAGOMIRO

E tu che hai risposto?

ANNA

Ti ho risposto come sempre... che sei pazzo.


DRAGOMIRO ( irritato )

Pazzo!...

ANNA

Ecco, vedi... ho notato che non puoi sentire questa parola. Ma che hai, Dragomiro? Ci dev’essere sotto qualche [p. 60 modifica]peccato... confessati... fa la comunione...


DRAGOMIRO

E che, sto forse per morire?

ANNA

Non ci si confessa soltanto in punto di morte...


DRAGOMIRO (seccato)

Mi confesserò un’altra volta, ora non ho tempo.


ANNA

Quando?

DRAGOMIRO

Quando sarò tornato.

ANNA

Se tornerai...

DRAGOMIRO

Eh già! se tornerò... (si alza stordito) mi confesserò... Ebbene, e poi? È questa, [p. 61 modifica] la vita dell’uomo! Tutti, li inforca il diavolo... tutti hanno da morire, tutti! Anch’io debbo morire.... anche tu devi morire, anche Giorgio, tutti.... uno dopo l’altro, come al molino (si guardano a lungo) Tu, donna, tu sei la tentazione Annetta! Annetta! (le accenna, barcollando, di venirgli vicina) Vieni qua!... Vieni qua, capisci?... Domattina parto— Ma perché non mi ami, tu? (la afferra)


ANNA (tentando di allontanarlo)

Lasciami....

DRAGOMIRO

Non ti lascio (la tiene suo malgrado)


ANNA (fissandolo)

Di’ un po’, Dragomiro, ti ricordi, ier l’altro alla cerimonia funebre, — mi son sempre dimenticata di domandartelo — quando è venuto quel soldato, perché sei fuggito?

DRAGOMIRO

(la lascia, respingendola leggermente)

Quale soldato? [p. 62 modifica]

ANNA

Quello che somigliava così tremendamente a Demetrio....


DRAGOMIRO

Lo sai tu chi è. (torna alla tavola)


ANNA ( dopo una pausa )

Dici che parti all’alba?

DRAGOMIRO (cupo)

Sí... parto...

ANNA

Allora, va a letto... hai anche bevuto... è quasi mezzanotte...


DRAGOMIRO (finisce di vuotare il boccale)

Vado! (va verso l’uscio della sua camera, il secondo a sinistra) Sono ubriaco... [p. 63 modifica]

ANNA

Lo credo.... (seguendolo lentamente) Vatti a riposare... (accentuando) e...


DRAGOMIRO (dalla soglia)

E... che cosa?

ANNA

Fatti il segno di croce per non fare dei brutti sogni.


DRAGOMIRO

Bene! ( esce a sinistra. Anna guarda dall’uscio nella stanza)


ANNA

Cosí.... Adesso dormi (chiude l’uscio ed ascolta, poi va ad ascoltare all’altro, poi discende) Sègnati, Dragomiro, che l’ora si avvicina!


cala il sipario

  1. Ballo nazionale romeno.
  2. L’unità monetaria romena.