Lettere di Paolina Leopardi a Marianna ed Anna Brighenti/LXXIX
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LXXIX.
ALLA STESSA
a Forlì
Il di di Pentecoste (1840)
Mia carissima,
Quanto m’affligga il sentirti ancora malata certo puoi ben immaginarlo, sapendo quanto immenso amore ti porti la tua Paolina. Il tuo pettorello si è affaticato di troppo nella spinosa e laboriosa carriera che hai percorsa, ed ora sono ben lieta che il parere del dottore sia di precluderti quella carriera per sempre, chè sono ben sicura che gli darai retta, non è vero? Non è punto vero ch’io abbia inteso di predicarti, nė che abbia voluto dire non essere più tempo per te d’innamorarti. Oltrechè tu abbi da passarne ancora degli anni prima di cessare di esser giovine, nemmeno voleva dirti non dovere innamorarti, ma ti esortava soltanto a stare ben in guardia con questo sentimento che è il vero nostro nemico, appunto la per soavità e dolcezza con cui ci viene incontro. E non vale il dire: Ciò non mi può far male perchè io vi sto attenta, no, credo che non valga punto, maggiormente poi essendo in continuo contatto col nostro nemico. Ma su questo ne sai certo più di me, e son sicura che sei vigilante, e se fai disperare alquanto la sorellina che t’incalza coi suoi sermoni, lo fai ancora per seguire un poco quel maledetto impulso che prova talvolta l’umana natura di mettersi in opposizione coi suoi simili. Del resto poi, anch’io ti pregherò a dar retta a Ninì, e alle ragioni ch’essa ti adduce, fondate tutte sull’affezione che quella cara creatura ha per te, e sulla conoscenza del cuore umano, e dei pericoli cui può portare (anzi direi, porta necessariamente) la propria sensibilità, e tanto più quando questa ritrovasi in persona dotata di sì eminenti qualità di animo com’è la mia Marianna. Sicchè, lasciati pure regolare da Nini, essa pure è giovine e sensibile, e colta, e d’ingegno; ora io non vorrei sentir nulla da una persona indotta, chè non vi sarebbe via di persuadermi; ma non chiuderei mai la bocca ad una che avesse le qualità di Ninì, e il suo cuore e le sue massime. Scrivimi presto, e dimmi come stai fisicamente e moralmente; scrivimi se siete tutte in calma come è dovere: e se ti godi dell’opera e della voce di Donzelli.
Ringrazio vivamente l’amor tuo che non ha permesso ch’io stessi senza la lettera di Giordani, la quale pure mi ha grandemente consolato, come di facile proi credere, vedendo ch’è sorta almeno una voce (e una potente voce) per difendere il nostro Giacomo. Ma a Papà non ho fatto veder nulla; già, noi nascondevamo sempre a lui gli scritti del nostro Muccio, ch’egli punto non approvava, sicchè sarebbe cosa affatto misera ed inopportuna il parlargli di ciò. Nel cuor mio però Giacomo ha sempiterna stanza, e l’avrà fin ch’io viva e mi sia a lui ricongiunta in Cielo.
A Ninì poi dirò che carissime mi sono state le sue parole. Ninì mia, non ti stancare di volermi bene, e non ti stancare di voler bene sopratutto alla mia Marianna; già vedi ch’essa merita tutto il nostro amore, e tanto più lo merita quanto il biondo nume le si avventa; e per contrabilanciare le tue parole colle quali mostri di voler fedelmente eseguire i consigli evangelici, di scuotere cioè la polvere dalle tue scarpe, dirò anch’io con altre parole scritturali clama, ne cesses; ma con moderazione e con amore. Iddio ci liberi sempre dalle eredità come le tue, esse non fanno che accrescere il numero degl’inutili e dolenti pensieri e desiderii.
Ora, a noi pare che debba succedere il contrario affatto. Una eredità la quale credevamo fin da bambini non esser più per noi, adesso, alla morte avvenuta ieri del possessore (e che morte!), sembra che quella credenza fosse ingiusta pienamente. Ma io mi dolgo delle tue speranze deluse, e bramo che almeno te ne consoli nel delizioso Campiglio in questa beata stagione.
La nostra Cleofe bacia amorosamente le giovani Brighenti e si trova molto onorata della amicizia che queste le accordano. Essa prosegue felicemente nella sua gravidanza e spera di felicemente ancora uscirne, piacendo a Dio. Addio, care e dolci anime. A papà saluti infiniti, e a te, Marianna mia, rendo un bacio...... quel bacio che mi mandasti..... uno solo, ed amorosissimo.