Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi/Documenti/XXV
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XXV.
Guardie Palatine conosciute tutte del Partito piemontese.1
Pag. 1. N. 1. Antonini Gaetano, Sergente. — Pratica una società liberale in una vigna fuori la porta Cavalleggieri detta Scarponi: più si sottoscrisse alle spade di Napoleone e Vittorio Emanuele ad invito di Torini, il suonatore di tromba, quello che è senza una mano, e che suole frequentare il caffè dell’Orologio della Chiesa Nuova: ha spesso relazioni con un suo cognato che è ufficiale sotto il Piemonte.
Pag. 1. N. 2. Antici Gustavo, Sergente. — Molte volte ha parlato calorosamente in favore dei liberali. Praticava un tal Nasini Cesare che era un giovane caldo partigiano del liberalismo, andato poi al Piemonte.
Pag. 2. N. 3. Aleggiani Giuseppe, ...... — Ha servito in tempo di Repubblica, ed ancora prosegue a mostrarsi della medesima opinione.
Pag. 2. N. 4. Arcangeli Esuperanzi, Musicante. Fanatico per l’arrivo dei Piemontesi che impa, ziehtemente attende: e di più quando l’anno scorso vi erano riunioni di giovanotti che andavano marciando la notte con i suoni, era esso uno dei suonatori, e continua tuttora ad essere partitante caldissimo, e dice che al venire dei Piemontesi avrà aumento di soldo.
Pag. 7. N. 5. Barberi Alessandro, Caporale. — Ha parlato moltissimo in favore del Partito, mostrandosi fanatico per il Piemonte, e non si toglie per ora, perchè ha l’anzianità di servizio.
Pag. 7. N. 6. Boggiani Cesare, Guardia. — Idem.
Pag. 8. N. 7. Bartolini Vincenzo, Guardia. — Idem.
Pag. 8. N. 8. Brizzi Giuseppe, Guardia. — È più caldo partigiano dei sopraddetti, e sta spesso al caffè di piazza di Sciarra, per sorvegliare l’andamento dei Napoletani.
Pag. 8. N. 9, Burattini Domenico, Guardia. — Spioneggia i sentimenti dei Palatini, ed è caldo nel Partito rivoluzionario.
Pag. 10. N. 10. Bulgarini. Calcedonio, Guardia. — Pratica varii del Partito che risiedono (come dice il nominato) in piazza Barberina, e fa conoscere che appartenga ad una squadra.
Pag. 11. N. 11. Bertini Pietro, Guardia. — Tendente al Partito e sparlatore a carico del Governo pontificio.
Pag. 12. N. 12. Bossi Oreste, Guardia. — Idem.
Pag. 12. N. 13. Battistini Achille, Guardia. — Un poco più fanatico per notizie liberali, pratica qualche persona del Partito avverso al nostro governo: ha cercato appartenere al corpo Palatino per ottenere una grazia dal papa, atteso che era fattore delle monache di Sant’Ambrogio; se potesse ottenerla si toglie subito dal corpo.
Pag. 15. N. 14. Cavalieri Francesco, Caporale. — È un caldissimo liberale, e non si vergogna mostrarlo anche col vestiario che indossa; è quello inoltre che teneva occultate le carte settarie del noto libraio Ansidei al quale affittava una bottega: teneva egualmente dei complotti insieme al detto Ansidei, leggendo fogli inibiti.
Pag. 15. N. 15. Chiorini Biagio, Guardia. — Liberale fanatico, ma molto cauto.
Pag. 16. N. 16. Carbonari Angelo, Guardia. — Idem.
Pag. 16. N. 17. Carini Francesco, Guardia. — Idem.
Pag. 17. N. 18. Ciribelli Getulio. Guardia. — Idem.
Pag. 17. N. 19 Conti Natale, Caporale. — Pratica al caffè dell’Orologio della Chiesa Nuova e fa parte dei complotti del Partito liberale, per lo che conviene ritenerlo avverso al Governo pontificio.
Pag. 18. N. 20. Calsanera Sante, Suonatore. — Si presenta la sera a far le passeggiate con le riunioni dei giovinotti del Partito, e suona esso il flauto, fa serenate ed è fanatico nel Partito.
Pag. 18. N. 21. Carvassalli Federico, Suonatore. — Fanatico nel Partito piemontese, con speranza di passar fortuna alla venuta dei Piemontesi.
Pag. 48. N. 22 Cerbara Enrico, Guardia. — Ha servito come ufficiale in tempo di Repubblica ed è ancora delli stessi principii e partitante dell’andamento rivoluzionario.
Pag. 19, N. 23 Cavaceppi Pacifico, Guardia. — Si mostra fautore del Partito piemontese, dice che in questi momenti le cose gli vanno male, e costituitasi l’Italia a nazione, potrebbe fare la sua fortuna.
Pag. 23. N. 24. Dionigi Francesco, Caporale. — Dice che l’Italia è fatta: che il papa non può reggere, ed ha il foglio proibito intitolato Il Tevere, per lo che si ritiene del Partito piemontese.
Pag 28 N. 25. Forelli Luigi, Guardia. — Il padre della Guardia Palatina (Carbonari che trovasi al progressivo N. 16 pag. 3 di cui sopra) narrò a chi ne depone che faceva vergogna come certe persone stassero in questa Guardia, mentre in tempo di Repubblica Forelli Luigi aveva fatte molte porcherie, ed aveva aiutato a sfasciare le carrozze degli Emmi. cardinali.
Pag. 28. N. 26 Fiorani Guglielmo, Guardia. — Pratica il caffè del Genio, è molto attaccato al Partito e desidera anch’esso l’arrivo dei Piemontesi.
Pag. 29. N. 27. François Filippo, Guardia. — Ragazzo fanatico di portare anche segni italiani, come lo scorso inverno portava il cappello alla garibaldina di tela cerata, e dice con passione che non vede l’ora che giungano i Piemontesi.
Pag. 31. N. 28. Fiorani Giuseppe, Guardia. — È mezzo partitante, forse per la grande miseria in cui si trova; spesso si esprime che esso spera finiscan bene queste cose e che si risolvano a vantaggio del Piemonte.
Pag. 31. N. 29. Fraschetti Carlo, Guardia. — Pratica al caffè della Chiesa Nuova presso l’Orologio, e si mischia anch’esso nei complotti. Spesso dice che non vede il momento di appartenere alla Nazionale, e simili proposizioni.
Pag. 31 N. 30 Filippi Domenico, Guardia. — Rammenta nei discorsi i belli momenti che ha passati neir anarchia 1849, e spera che presto siano per ritornare .
Pag. 34. N 31. Gonnelli Leopoldo, Guardia. — Si mostra ne’ suoi discorsi fanatico per il Partito piemontese. Segue la corrente.
Pag 34. N. 32. Grossi Alessandro, Caporale. — Idem.
Pag. 34. N. 33 Gui Filippo, Guardia. — Idem.
Pag. 35. N 34. Grassetti Augusto, Guardia. — Idem.
Pag 35. N. 35. Giovannelli Domenico, Guardia. — Idem.
Pag. 41 N 36 Ioris Alessandro, Guardia. — Idem.
Pag. 42. N. 37. Lecce marchese Federico, Guardia. Idem.
Pag. 44 N. 38. Monticelli Giuseppe, Capo tamburo. — Il suo giovane Cavalieri, di cui pur si è parlato al N. prog. 14 pag. 3 ha affermato che il detto Monticelli pratica in una casa di riunione di liberali. È molto fanatico e spera di esser presto sotto il suo re, Vittorio Emmanuele, mentre il Monticelli è Piemontese; ed ha anche dato sovvenzioni a quelli che partono per il Piemonte.
Pag. 45. N. 39. Malatesta Filippo, Sergente istruttore. — Sulle informazioni di questo si possono anche interpellare gli ufficiali di Polizia alle Porte, perchè questi avevano redatto un incarto sul Malatesta, e che in tempo di Repubblica abbia appiccato il fuoco a certi casini fuori di Porta Maggiore. Si ritiene per un partigiano Piemontese.
Pag. 45, N. 40. Mercuri Lorenzo, Guardia. — Fanatico a parole, e qualche volta ha indossato anche la croce di Savoia, e ne ha anche per venderle.
Pag 45. N. 41. Massoni Paolo, Guardia. — Si mostra fanatico per il Partito piemontese apertamente nei suoi discorsi, è pratica qualche liberale con intimità.
Pag. 47. N. 42. Mariotti Augusto, Musicante. — Idem.
Pag. 48. N. 43. Melia Francesco, Guardia. — Idem.
Pag. 48. N. 44. Mariotti Antonio, Guardia. —- Idem.
Pag. 50. N. 45. Magnani Sebastiano, Guardia. — Idem.
Pag. 54. N. 46. Natalini Leopoldo, Guardia. — Idem.
Pag. 57. N. 47. Orlandi Gioacchino, Guardia. — Idem.
Pag. 68. N. 48. Ramelli Giovanni, Sergente. — Da molto tempo che appartiene al Partito liberale: ultimamente voleva partire per il Piemonte, forse anche perchè gravato di debiti.
Pag. 69. N. 49. Ramponi Ettore, Guardia. — Molto fanatico e liberale: partì ultimamente da Roma per andare x in Piemonte: fatto ritorno, seguita a far parte nel Corpo. Una sera, essendo di guardia, fece un forte chiasso sulla piazza del Vaticano, ed a questo chiasso fu presente la guardia Palatina Vincenzo Minervini.
Pag. 70. N. 50. Rossetti Costantino, Guardia. — Liberale fanatico anche ne’ suoi discorsi.
Pag. 72. N. 51. Salmoriaghi Ferdinando, Caporale istruttore di tamburi. — Pratica al caffè dell’Orologio della Chiesa Nuova, ed è un accanito sparlatore contro il Governo pontificio.
Pag. 76 N. 52. Tesoroni Paolo, Guardia. — Liberale superiore agli altri, e per maggior prova partì da Roma per recarsi a far partito.
Pag. 77. N. 53. Toni Lorenzo, Guardia. — All’epoca, della rivoluzione in Sicilia provvedeva armi ai rivoluzionari che spediva col mezzo dei marinari.
Pag. 75. N. 54. Vannutelli Niccola, Sergente imp. — Agisce pel Partito con molta segretezza: pratica con liberali, e dice che esso sta nel Corpo perchè ha la mesata.
Pag. 75. N. 55. Venanzetti Cesare, Guardia. — È del Partito, che anzi quando partirono i Palatini per Velletri, diceva che sperava dassero un sacco di bastonate a questi Palatini. Frequenta il caffè dell’Orologio della Chiesa Nuova.
Pag. 76. N. 56. Verni Pietro, Guardia. — Idem.
Vincenzo calzolaro padronale, tamburo della Palatina, di anni 35 circa, smilzo con due baffetti, alto, ammogliato, che tiene Bottega in via della Maschera d’oro accanto l’archetto, ossia poi più giù dell’ebanista alla stessa mano n 22, ossia Vincenzo Beliucci che abita al vicolo Acquasparte n. 2 secondo piano, calzolaio, di bottega in via della Maschera d’oro n. 22. Nel registro viene indicato come guardia, a noi come tamburo dei Palatini. — Fanatico nel Partito ma con precauzione; affiatato con più liberali; ed ha prestato la sua opera in diverse circostanze in favore del Partito medesimo.
Gustavo Fantaccini, che però entrò nel Partito dopo che fu espulso dai ruoli dei Palatini.
Avendo monsignor Fiscale dichiarato che l’Eminentissimo Segretario di Stato voleva limitare a soli 10, gli è stata rimessa la presente nota, li 6 settembre 1862.
1. Antonini Gaetano, Sergente.
9. Burattini Domenico, Guardia.
14. Cavalieri Francesco.
22. Cerbara Enrico.
38. Monticelli Giuseppe, Capo tamburo.
39. Malatests Filippo, Istruttore.
48. Ramelli Giovanni, Sargente.
49. Rampini Ettore.
53. Toni Lorenzo.
57. Bellucci Vincenzo, Tamburo.
Note
- ↑ Estratto dal rivelo del Fantaccini. C. N. R.