Gabriele D'Annunzio

1885/1888 Indice:D'Annunzio - L'Isottèo-La Chimera, Milano, Treves, 1906.djvu Raccolte di poesie La Chimera Intestazione 29 agosto 2024 25% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta L'Isottèo - La Chimera


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LA CHIMERA


(1885-1888).



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                                   La Chimera:

                                                  “Vuoi tu pugnare?
Uccidere? Veder fiumi di sangue?
gran mucchi d’oro? greggi di captive
femmine? schiavi? altre, altre prede? Vuoi
tu far vivere un marmo? Ergere un tempio?
Comporre un immortale inno? Vuoi (m’odi,
giovine, m’odi) vuoi divinamente
amare?

                                             A. S. IL RE DI CIPRO.

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Cumque anima cruor.


Quando, furia d’amore, in labirinti
     rose la bellissima Chimera
traeva sitibondi in una schiera
i bianchi efèbi a la sua chioma avvinti,

ridevan essi di lor sangue tinti
a l’ugna e a ’l bacio de l’ardente fiera;
poi tra la fiamma de la gran criniera
mancavan come languidi giacinti.

Così, mio Sogno, a le tue tristi aurore
li spiriti fuggiti de ’l mio core
rompono insieme tempestando forte.

Soguon devoti la lor cieca sorte;
da presso udendo il rombo de la Morte,
ridon ebri di gioia e di dolore.

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