La Chimera/Imagini dell'Amore e della Morte/Il Sollazzo
Questo testo è completo. |
Gabriele D'Annunzio - La Chimera (1885/1888)
Imagini dell'Amore e della Morte - Il Sollazzo
◄ | Imagini dell'Amore e della Morte - La Visitazione | Le Belle | ► |
II.
IL SOLLAZZO.
Io veggo le mie belle in un verziere,
come ne ’l fresco de l’Orcagna, a ’l sole
splendere ghirlandate di viole;
e attender quivi ognuna a ’l suo piacere.
E non, come le antiche, uno sparviere
avere in pugno nè toccar vivuole.
Sparger fiori talune; altre, parole;
altre volgere un lor dolce pensiere.
Da ’l vertice di un albero la Morte
contemplarle; ed a 'l suo sguardo sfiorire
le monde carni floride in su l’ossa.
Io veggo le mie belle tremar forte,
sfiorire, illividire, irrigidire;
e coricarsi ognuna in una fossa.