Il Conte Rosso/Atto secondo
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Il cortile del castello di Brosso in Canavese. La casa tiene mezzo il fondo della scena e gira fino a tutto il fianco sinistro. La porta che dà all'esterno, si intende aprirsi nell'angolo fra la parete di fondo e quella a sinistra, ma non si vede, nascosta com'è da un portico basso che corre a terreno tutto intorno la casa. La porta che dal cortile mette nelle stanze è all'altezza della prima quinta a sinistra, ma è pure celata dal portico. La casa ha un aspetto tozzo e pesante. Le finestre e gli archi del portico sono incorniciati di terra cotta, rossiccia; sulle pareti sono dipinti a fresco gli stemmi della famiglia. Le finestre hanno i vetri rotti e gli sportelli mezzo fracassati. La metà della scena in fondo verso la destra dello spettatore è corsa a terra da un parapetto a merli guelfi. Il castello è a picco sulla valle, cosicché di là dal parapetto si deve sentire l'abisso profondo e vedersi dall'altro lato della valle la montagna detta il Monbarone, e la bella e severa linea della Serra. A destra alcuni alberi indicano che il cortile si muta in verziere, e che seguita oltre la scena.