Il Conte Rosso/Atto secondo/Scena sesta

Atto secondo

Scena sesta

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Amedeo, Clara, poi Savino.


Amedeo
Tu mantieni
Le tue promesse, o Canavese.

A Clara.

Acerbo
Ti fui... perdona. Intesi che ne vieni
Di Borburga: una terra ove fui lieto.
Da gran tempo ne manchi?
Clara
Dal torneo.
Amedeo
Qual torneo?
Clara
Il vostro cogl'Inglesi.
Amedeo
Un fausto
Giorno e un caro paese mi ricordi,
E ciò nell'ora del cimento. Sei
Di buon augurio, fanciulla. E tu servi
Mia madre da quel giorno?
Clara
Appunto.
Amedeo
Mai
Non ti vidi. Com'è il tuo nome?
Clara
Clara.
Amedeo
Giovin così, così bella, t'imbranchi
Nel vecchio stuol delle materne ancelle?
Io ti dono a mia moglie.
Clara
Concedete
Che rimanga con Bona.
Amedeo
Ti è sì grato
Il suo servigio?
Clara
Vi giova.
Amedeo
Che? Infatti
Sollecita accorresti a darmi avviso
D'imminente periglio. Non conosco
Dunque tutti i miei fidi? È ver che spesso
Un buon servizio è la via più sicura
All'insidia...
Clara
Oh!
Amedeo
Per Dio, questa continua
Necessità di sospetti è odiosa:
Se l'insidia riveste un tal sembiante
Mi coglie disarmato. Amo piuttosto
Parer credulo agli altri che a me ingiusto.
Perché lasciasti il paese? Rispondi.
Arrossi... e tremi? Ti faccio paura?
Via, mia bella fiamminga, nel tuo sguardo
È una schietta dolcezza e nel tuo viso
Una schietta bontà; qui non c'incombe
La noia di Ripaglia e il sussiego.
Parla liberamente.
Clara
A che tacerlo?
Se anche a riso vi mova il mio linguaggio
Quanto viene dal cor non reca offesa.
Spettatrice al torneo, nell'inesperto
Giovanile bollore, io mi votai
Per la vita al vincente.
Amedeo
A qual si fosse
Vincente?
Clara
Sire, il voto non precesse,
Ma seguì la battaglia.
Amedeo
Oh! Dove trovo
Un amico!
Clara
Egli è grande, io mi dicea,
Signoreggia le terre e i lor signori,
Ha fasto e gloria e giovinezza, e pure
Nel suo buio avvenir chi sa che un giorno
Non trovi loco a giovevole aiuto
La dimessa pietà d'una meschina.
Amedeo
Oh come accorger mi fai della mia
Solitudine!
Clara
È ver, persin la fede
Di una mia pari vi è grata.
Amedeo
Ti offesi!
Clara
Oh Sire, siete ben solo, ben solo,
Solo più assai che nol pensiate; io veggo
Giunger l'istante che dell'opra mia
Vi bisogni... Purché torni efficace!
Amedeo
Che vuoi tu dir?
Clara
Che tutto vi minaccia,
Che dovete tremar d'ogni minuto,
Che un odio vigilante ed implacato
Vi persegue, e non è pronta difesa
Che v'assecuri. La notte che voi
Partiste di Ripaglia, fu un terrore
Indicibile. Bieca, accigliata,
Bona correva le stanze, parlando
Sconnesse voci di minaccia. Accorse
La giovane signora e fu respinta
Con mille vituperi; vi nomava
Spumante d'ira e imprecando... percosse
Una vecchia meschina, cacciò a mezzo
La notte il conte d'Ardòn dal castello,
Imprigionò la guardia della torre,
E a noi tutte allibite e riluttanti
Fece pregar dal cielo ogni periglio
Sul vostro capo. Me la fioca voce
Salvò dal sacrilegio, e mi fu dato
Implorarvi benigna la Madonna.
Amedeo
E vuoi ch'io tema quando mi soccorre
Tanto bene insperato, e fin nel campo
De' miei nemici ho un angelo pietoso?
Un angelo pietoso in vaghe forme!
Come sei bella! Qui, più presso, lascia
Che impari la dolcezza d'uno sguardo
Spontaneamente amico. Come tremi!
Come sollevi l'agitato seno!
Qui...
Clara
Signore, signore, urge l'istante.
Amedeo
Cogliam le rose che Aprile ci manda,
Pronti all'amor del pari e alla battaglia.
Clara
Oh, lo sentite che non ho difesa
Contro di voi... pur mi vedeste appena...
Amedeo
Perché tarda ne giunge la dolcezza
Dovrem gittarla per sempre? Siam noi
Così ricchi di gioia da volerne
Accumular gl'istanti sugli istanti
Per crescerne gelosi il godimento?
E l'occhio che sì bella oggi ti vede
Ti avrebbe ieri veduta più bella?
Io tutto a te mi affido, e voglio farti
Mia vigil guardiana e consigliera.
La mia casa è per me tanto deserta!
Non dirlo, sai, che nessuno lo sappia.
Bona mi ama, la mia donna è fedele,
Sono invidia di figli e di mariti,
Ma è così dolce posare la testa
Sul nudo sen di una donna sicura,
Che non pensi fra i baci al tradimento!...
Clara
Oh! fatemi morir, che più di gioia
Non potrà darmi la vita!
Savino

entrando.

I baroni,
I baroni!
Amedeo
Son giunti?
Savino
Ilario e Besso
Vi attendono nell'orto.
Amedeo

a Clara.

A me!
Clara
Io raggiungo
La gran Contessa.
Amedeo
Va dunque.

Clara esce per la destra. A Savino.

E tu, attento
A schiudermi le porte al primo cenno.
Savino
Eccoli.
Amedeo
Addio.

Esce per la destra.