Il Conte Rosso/Atto secondo/Scena ottava
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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Bona e detti.
- San Martino
- I rispettosi
- Fidi vassalli inchinano l'omaggio
- Alla benigna Sovrana.
- Bona
verso la porta.
- Cercate
- Pei burroni.
A San Martino.
- Ho smarrita la meschina
- Che mi venìa compagna, e sto in pensiero
- Non se l'abbia ingoiata un precipizio.
- Che balze dirupate! Voi poneste
- La benigna sovrana a gran disagio.
- San Martino
- La guerra ha dure leggi.
- Bona
- Dimmi il nome
- D'ogni barone.
- San Martino
- Il conte di Lugnacco,
- Il conte di Parella, il conte e abate
- Di Cly, il conte di Pecco...
- Bona
- Per un palmo
- Di magra terra un nuvolo di conti.
- Ci starete pigiati. Entriamo in casa.
- San Martino
- Madonna, io son costretto supplicarvi
- Di nuova sofferenza; il maniero
- Non ha salvi che i muri.
- Bona
- Ah! Mi onorate
- Di gran dimestichezza.
- San Martino
- Un falso avviso
- Ce lo diè per intatto.
- Bona
- Era mestieri
- Sincerarvene.
- San Martino
- È ver, l'inavvertenza
- Ci fa scortesi.
- Bona
- E irriverenti.
- Parella
piano a Cly.
- Triste
- Principio.
- Cly
piano a Parella.
- Meglio, meglio; imprigionata,
- Abbasserà l'orgoglio.
- Parella
- E ancor non giungono
- I d'Albiano.
- Cly
- Verranno.
- Bona
ai Baroni.
- Vi ascolto,
- Ma solleciti; imbruna, ed io non posso
- Pernottare quassù. Dite.
- Cly
- Madonna...
- San Martino
- A me parlare.
- Bona
- Lascialo.
- Cly
- Vi è noto
- Che il Conte di Savoia è in Canavese?
- San Martino
fra sé.
- La vana inchiesta!
- Cly
- Vi è noto?
- Bona
- Qui siede
- Contessa regnante, che mossa
- Alle vostre sciagure, accondiscende
- A venirvi in aiuto. Ogni parola
- Che non sia di franchigie e di compensi
- Ci dilunga dal fatto. Dichiarate
- Dritti e consuetudini. Mi è grato
- Ristorarvi del giusto, e a questo venni.
- Tu, San Martino, che chiedi?
- San Martino
- La pace,
- Null'altro.
- Pecco
- Il Conte Verde ci scemava
- D'antichi privilegi, onde i villani
- Si lev âro in baldanza. Noi chiediamo
- D'esserne ristorati.
- Bona
- È grave inchiesta.
- Ma per farvi il benigno animo aperto,
- Noverateli.
- Pecco
- Io nego ai miei soggetti
- Di lasciar testamento.
- Bona
- Il suolo è tuo.
- Quanto sovr'esso posa ti appartiene.
- Tu ne concedi ai vivi il godimento,
- Non ai morti. Annuisco.
- Cly
- Le mie genti
- Non possano levar casa che sorga
- Oltre un piano da terra.
- Bona
- Dove l'occhio
- Non giunge, è tolto invigilar. Consento.
- Parella
- Chi veste gravi panni conferisca
- Una taglia dicevole.
- Bona
- Poltrisce
- Nei tepori il villan... paghi la taglia.
- Lugnacco
- A me il dritto di fodro. Il mio contado
- Ha fior di giovinette, e di frequenti
- Maritaggi s'allegra.
- Bona
- E tu vuoi farti
- Vero padre ai soggetti
A tutti.
- Vi rintegro
- Nel perduto poter.
- Parella
- Vorrà Amedeo
- Ratificarlo?
- Bona
- Conte!
Picchiano al fondo.
- Cly
a Lugnacco.
- Ecco i d'Albiano.
Savino apre la porta di fondo; entrano Amedeo e Challant in armi e visiera calata, e rimangono sotto l'atrio in fondo.