Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/LI - Madonna, i bei vostr'occhi chi rimira
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
◄ | Alcuni Fragmenti delle Rime - L - Tant'è paragonar a la mia diva | Alcuni Fragmenti delle Rime - LII - Spesso mi volgo, e intentamente miro | ► |
LI.
Chi guarda negli occhi della Mencia, vede il Paradiso. Considera, a parte a parte, le doti fisiche di lei, già accennate altrove, specialmente nei sonetti V e VI, con particolari che qui ritornano.
Madonna, i bei vostr’occhi chi rimira
Con quella fronte spaziosa e pura,
E quelle guancie fatte di mistura
4D’ostro, e di neve, il paradiso mira.
Chi poi le labbra coralline ammira,
E quelle schiette perle ove natura
Pose ogni studio, ed ogni mastra cura,
8Di soverchia dolcezza ognor sospira.
E chi l’alabastrina e bianca gola
Col petto albergo d’onestate vede,
11Gode quanto di bel quaggiù si move.
Vede beltà senz’arte e fuco sola,
Come la fece Iddio per farci fede,
14Ch’ogni in Voi grazia largamente piove.
Note
Vv. 3-4. Di mistura, d’una miscela di ostro (lat. porpora) rosso e di neve, bianco.
V. 6. Perle schiette, candidissimi denti immacolati.
V. 7. Mastra cura, cura maestra e cioè con ogni maestria.
V. 8. Si move, e cioè bella creatura viva.
V. 12. Beltà pura fatta senza lenocinii di sorta, senz’arte, senza artificio, e senza fuco, senza belletti.