Il Canzoniere (Bandello)/Alcuni Fragmenti delle Rime/VI - Cantar il biondo, crespo crine e quella

VI - Cantar il biondo, crespo crine e quella

../V - Lascive chiome inanellate e sparte ../VII - Come fa il sol delle dorate stelle IncludiIntestazione 20 marzo 2024 100% Poesie

VI - Cantar il biondo, crespo crine e quella
Alcuni Fragmenti delle Rime - V - Lascive chiome inanellate e sparte Alcuni Fragmenti delle Rime - VII - Come fa il sol delle dorate stelle
[p. 61 modifica]

VI.

Sulle bellezze fisiche della Mencia. Variante, con poca novità, del sonetto precedente.

Cantar il biondo, crespo crine, e quella
     Quella serena fronte a meraviglia,
     Le nere, vaghe e ben arcate ciglia,
     Dolce ombra all’una, e all’altra chiara stella, 4
Lodar la bocca corallina, e bella,
     U’ l’eloquenza tanta forza piglia,
     La guancia, ch’ostro, e neve rassomiglia,
     La gola, il petto, e la persona snella, 8
Chi non saprà, se chiar si vede ognora
     Ivi ogni ben del mondo esser raccolto
     Con quanta grazia mai non fu, nè fia? 11
Ma dir il bell’ingegno qual si sia,

[p. 62 modifica]

     Con le grazie di quel divino volto,
     Opra d’Omero, o di Virgilio fora. 14

Note

V. 2. A meraviglia, fronte dotata di tanta serenità da destar meraviglia.

V. 14. Omero, Virgilio, richiamato nel sonetto antecedente il «tosco» Petrarca, risale ora ai maggiori maestri dell’antichità classica. Così più avanti in son. XVI. Come già in canz. I, vv. 21 sgg.