Colpo d'occhio a Roma/Palazzi papali e alcuni altri primarj

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Musei, protomoteche, pinacoteche, gabinetti, gallerie, alcuni stabilimenti Giornata prima
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PALAZZI PAPALI E ALCUNI ALTRI PRIMARJ.

Con disegno dei più celebri architetti, Gregorio XIII nel 1574 incominciò il magnifico Palagio Pontificio del Quirinale, ove nel grande cortile lungo palmi 422, largo 240, vi sono portici grandi in 3 lati: nel quarto evvi in alto l’orologio, sotto cui è l’immagine di Maria in musaico copiata da quella del Maderno. Nel portico vi è doppia scala che guida a superba sala avanti la vasta [p. 54 modifica]Cappella Paolina che ha il pavimento di superbi marmi, e soffitto a intagli dorati, e vi sono magnifiche pitture d’autori. La Sala del Concistoro è tapezzata di superbi arazzi di Francia, e vi sono affreschi del Niel, di Gianfrancesco da Bologna, del Chiari. Così è nella Sala delle Udienze, arazzi, affreschi di Scor, del Rosa, del Cortesi, dell’Agricola, del Modros, del Cesi, del Ferro. Tutti i vasti principeschi appartamenti riboccano di ricchi mobili, di dorati stucchi, di pitture superbe d’insigni autori, e dell’Owerbeck. Evvi altra Cappella pinta a fresco da Guido Reni, ove colorì una Annunziata di straordinaria bellezza. A tale Palagio, che presenta anche lunghissimi increduti corritoj, evvi annesso un ameno Giardino di un miglio circa di cirsuito, adorno di viali, di statue, di vaghe fontane, di passeggiate deliziose, e nel mezzo con elegante Casino architettato dal Fuga, e con pitture squisite.

Residenza del Sommo Pontefice, e del Cardinale Segretario di Stato è il Palazzo Vaticano. Per nuova superba scala si giunge a vasto cortile con portici, da ove per altra magnifica scala regia si giunge alla Regia Sala disegnata dal Sangallo, con affreschi del Vasari, del Zuccari, e di altri sommi, e serve di vestibolo alla Cappella Sistina costruita nel 1473 da Sisto IV, ove è il celebre affresco del Buonarroti, il Giudizio universale, e la volta pinta da lui, raffigura la creazione del mondo, con fatti del vecchio testamento. I 12 quadri sotto il cornicione, sono di Pietro Perugino, del Signorelli, del Filippi, del Roselli. Nella Cappella Paolina, così detta da Paolo III, pure del Sangallo, ammirasi il superbo tabernacolo di cristallo, con volta dipinta dal Zuccari, e sopra le laterali pareti con affreschi del Buonarroti, del Sabbatini da Bologna. La Sala Ducale del Concistoro fu pinta da Raffaelino da Reggio, da Lorenzino da Bologna, e da altri. Le Logge Vaticane edificate da Leone X con direzione di Raffaele, sono composte di tre piani, ognuno de quali ha tre braccia che girano intorno del cortile detto di S. Damaso, oggi [p. 55 modifica]chiuse da cristalli per ordine del Sommo Pontefice Pio IX. Furono colorate da Giovanni da Udine sopra i disegni di Raffaele, e da altri pittori. Poi viene (.V) Biblioteca, la Sala delle Pitture Antiche, ove entro armadi di legno americano custodisconsi molte pitture del XIII e XIV secolo. Nel mezzo della Sala vi sono tavole di granito, e uno sgrigno colle impronte di tutte le gemme del Museo Imperiale di Vienna. In altro Gabinetto, con volta pinta da Guido Reni, vi sono le così dette celebri Nozze Aldobrandini. Il regnante pontefice Pio IX fecevi porre il pavimento di musaico rinvenuto nella vigna Brancadoro. Ivi viene in seguito il Gabinetto dei Bolli Antichi e terre cotte. Indi la Galleria della prima epoca della pittura da Giotto a Pietro Perugino, e il Museo Cristiano, ove è una collezione di cristiane pitture, e molte cose superbe che si aumentano ogni giorno. Nell’ultima camera della Biblioteca, è la Cappella dipinta da Giorgio Vasari. Il così detto Appartamento Borgia fatto costruire da Alessandro VI, è composto di più magnifiche Sale. Le prime due furon colorate dal Bonfigli, la terza, la quarta dal Pinturicchio, ed in questa ultima si conserva una grande collezione di stampe, e vi è una antica colonna d’alabastro d’Oriente. La sesta Sala fu dipinta da Pierin del Vaga, e vi si ammira un superbo camino del XVI secolo, ed un antico sarcofago. Nel Gabinetto Numismatico, ammiransi le più rare monete d’oro, d’argento, di bronzo, nonchè medaglie, e d'un Mappamondo pinto da Giulio Romano, con altre particolari rarità. Siegue una Sala ricca delle copiose Librerie d’ogni sorta di opere antiche, che fu del Conte Cicognara, acquistata da Leone XII, e del Cardinal Angelo Mai, composte di codici orientali i più rari e pregievoli. Viene poi il già indicato magnifico (V.) Museo. Le seconde Logge del Palazzo Vaticano, si appellano di Raffaelle, perché da esso dipinte, o su i suoi disegni colorate da Giulio Romano, da Pierin del Vaga, dal Caravaggio, e da altri illustri, nonché da Raffaellino da Reggio, e del [p. 56 modifica]Massèi. La Cappella di Niccolò V fu dipinta dal Beato Angelico da Fiesole Domenicano, e vi è un bel quadro del Vasari. Si passa quindi nelle Logge restaurate dal Mantovani. Il secondo braccio delle Logge si pinse da Marco da Faenza, dal Palma, dal Semenza emulo di Guido, dal Nogari. Le Camere di Raffaelle sono 4 dipinte dal Sanzio istesso, con una Volta pitturata da Pietro Perugino. Una è la Sala di Costantino, terminata da Giulio Romano. Nella Camera detta di Eliodoro vi sono quadri pinti da Raffaele: altre pitture superbe si ammirano nella Camera della Segnatura, e nella camera dell’incendio di Borgo S. Pietro, evvi magnifica pittura di Raffaele eseguita nel 1517. Le terze Logge infine del Palazzo Vaticano, si dipinsero da Ignazio Danti, e vi si vedono molte piante topografiche: le Volte si colorarono dal Pomarancio, dal Cavalier d’Arpino. Si passa poi alla Pinacoteca Vaticana composta di quattro Sale, ove sono 42 quadri, per lo più capolavori del Baroccio, del Guercino, del Beato Angelico da Fiesole, del Perugino, del Francia, di Raffaello, del Tiziano, di Pinturicchio, del Sassoferrato, del Reni, di Poussin, del Correggio, del Sacchi. Vedonsi quindi gli Appartamenti Pontificii, tutti abbelliti di superbe pitture, di squisiti quadri, di mosaici, di preziosi oggetti d’arte antica e moderna. Nella Cappella privata del Sommo Pontefice evvi un quadro del Romanelli. Terminato il giro del Palazzo, si esce dalla Scala Papale oggi tutta rinnovata per ordine di Pio IX. I gradini sono di marmo bianco, le pareti di scagliola marmorizzata, i finestroni con superbi cristalli a colori di vario disegno, negli ultimi due de’ quali si ammirano le colossali statue di S. Pietro., e di S. Paolo colorate con meravigliose diafane tinte, e donate entrambi alla Santità di Pio IX nell’anno 1859 da Massimiliano II Re di Baviera. Il Giardino Vaticano è delizioso. Fecesi costruire da Niccolò V, e da Giulio II con direzione di Bramante Lazzari, che lo abbellì e rese più ampio. Vi è il Giardino della Pigna, così detto, perchè nel centro della prosspettiva [p. 57 modifica]principale in un ampia nicchia si vedono due pavoni ed una enorme pigna di bronzo. Il Gran Giardino con bosco è superbo e ricco di fontane, e nel mezzo della sua piccola valle sorge un casino grazioso architettato dal Ligorio, ove esiste una superba collezione di antichi bassorilievi in terra cotta. Altro Giardino è detto del Vascello, perché fra i molti giuochi d’acqua di cui è ricco, evvi piccolo vascello di bronzo con cannoni, da cui con grande fragore escono 500 zampilli d’acqua.

Dei magnifici Palazzi di Roma che sono 553, per la ristrettezza del presente scriitto, non è a farne motto. I più belli sono 85, e questi, e gli altri così ricchi tutti di magnificenze cotante, di squisiti marmi, di ori, di statue, di scelte scolture, di superbe sale, di pitture sorprendenti, di serici addobbi, d’arazzi, di lampadari, di grandi specchi, di preziosi arredi, che molti ti rassembrano sontuose e splendide regie, ove brillano a gara i tesori delle arti Europee, i prodotti del più squisito gusto orientale. Il Palazzo Altieri al Gesù, ad esempio, come uno dei più grandi e dei più belli di Roma, fa isola, con atrio circondato da portici, e vi sono ampli saloni, magnifiche camere, e pitture del Tiziano, del Maratta, del Guercino, Parmigiano, Albani, e di Paolo Veronese. Evvi uno specchio d’oro, e di gemme, due tavolini di lapislazzuli, un cembalo d’alabastro, ed uno studio di camei, medaglie, e cose rare. Il Palazzo Rospigliosi al Quirinale ha un recinto a forma di piazza ad uso di equitazione, ed oltre un bellissimo Giardino pensile, nel grande salone del Casino vi è nella volta il capolavoro di Guido Reni, l’Aurora. Negli altri grandiosi appartamenti del Palazzo vi sono magnifici dipinti dell’Albano, Tiziano, Guercino, Pussino, Caravaggio, Pietro Perugino, Parmigiano, Domenichino, Lanfranco. Il Palazzo Colonna, uno dei più sontuosi della città, attiguo al Tempio dei SS. XII Apostoli, ha un delizioso Giardino, e una Galleria la più magnifica di Roma, lunga palmi 328, larga 50, ricca dei quadri del Tiziano, Guercino, Tintoretto, Paolo [p. 58 modifica]Veronese, Caracci, Salvator Rosa, Lanfranco, Caravaggio ed altri. Nel Palazzo Costaguti in Piazza delle Tartarughe, vi sono sei Sale con superbi affreschi dei più celebri artisti del principio del secolo XVII. Il Palazzo Gabrielli a Monte Giordano possiede antichi marmi, buoni quadri, strumenti di fisica, scelta privata Biblioteca fisica, ed un giardinetto. Nel cortile v’è bella fontana che versa copiosa acqua. Il Palazzo Torlonia in Piazza di Venezia al Corso, ha magnifica sala, ed è così ricco di marmi, di preziosi oggetti, di sculture di Canova, di superbi quadri, di eleganti decorazioni, che rassembra piuttosto una Regia, nè vi ha palazzo che vi si possa paragonare. Altrettanto si dica del Palazzo del Principe Borghese, formato a clavicembolo, e ch’ebbe principio nel 1590. È uno dei più vasti e superbi di Roma. Ha 96 colonne accoppiate di orientale granito nel sontuoso quadrato cortile a doppio portico con colossali statue, e in fondo un giardino con vaghe fontane, e statue. Le sale riboccano di superbi dipinti, d’arazzi, di pietre preziose. Magica è la camera degli specchi. V’è il gabinetto d’ebano adorno di storie in bassorilievo, e messo ad oro. (V.) Biblioteche. La Scala del Palazzo Braschi è la più magnifica che siavi a Roma, con 8 colonne di granito orientale, pilastri, e vaghe balaustre. Nel primo appartamento vi sono statue antiche, e nel secondo quadri del Tiziano, del Caracci, Caravaggio, Garofalo, Signorelli, Paolo Veronese, e di altri maestri. Abbellisce tal palazzo un canto di Piazza Navona. Il sontuoso Palazzo Farnese è quadro ed isolato, disegno del Sangallo. Ha un superbo atrio con 12 colonne di granito d'Egitto, capo d’opera di stile. L’architettura jonica del primo piano è del Vignola; il secondo col cornicione è del Buonarroti. Per la sua architettura, viene riguardato il primo magnifico palazzo di Roma. Il suo cortile è un quadrato perfetto con tre ordini di architettura uno sopra l’altro, dorico, jonico, e corintio. Il colossale Palazzo di Venezia, costruito nel 1467, per la sua grande vastità, e [p. 59 modifica]per i merli, sembra quasi un castello, o fortezza. Vi dimoraorno varii Pontefici. Il Palazzo Barberini oltre la via del Tritone, è così vasto e magnifico che pur egli si riguarda come uno dei più sontuosi della città. Oltre la grande scala, altra ve n’è a chiocciola con binate colonne consimili a quelle di Bramante nel Quirinale. Nella vastissima sala del primo appartamento, vi sono i Cartoni di Pietro da Cortona; con un superbo affresco nella volta ch’è un capo d’opera. Gli appartamenti sono ricchi di statue, di orologi, camei, e riboccano d’incalcolabili ricchezze, e di squisite pitture, fra le quali v’è il somigliante ritratto di Beatrice Cenci. Evvi pure una bellissima Cappella con affreschi del Sacchi. In una camera con pavimento a musaico, esiste vaga fonte con giuochi d’acqua. (V.) Biblioteche. Annesso al Palazzo si mira vasto Giardino, e da una parte ampio locale pel giuoco del Pallone, oggi ridotto officina del Genio francese. Il Palazzo Chigi al Corso N. 371 ha un magnifico vestibolo, vasto cortile, mirabile scala che adduce a 4 appartamenti ricchi di affreschi superbi, di quadri magnifici dei più illustri Pittori, di un gabinetto con disegni originali del Bernini, e di antico musaico, ed altre rarità. (V. Biblioteche.) Nel Palazzo Massimi v’è un elegante portico elittico di sei colonne doriche, che si estimano capo d’opera d’architettura. Nel terzo piano v’è ricca Cappella con bell’organo e insigni reliquie, ove S. Filippo Neri risuscitò il giovane Paolo figlio di Fabrizio de’ Massimi. In simile palazzo nel 1467 fu eretta la prima Tipografia che vide Roma. Nel Palazzo Sciarra al Corso esiste una Galleria in 4 camere ricca di magnifici quadri d’autore, e la rara statua di Settimio Severo. Altra squisita Galleria è nel Palazzo Falconieri in Via Giulia. Ricco di magnifiche pitture e superbi quadri è il Palazzo del Principe Aldobrandini in Via Magnanapoli, a cui è annessa gaja Villa e Giardino con Cafe-hause, viali, boschetti, statue, iscrizioni di pregio. Il Palazzo Pamfilj edificato nel 1650 in Piazza Navona è grandioso e superbo. Nella Galleria vi sono insigni [p. 60 modifica]quadri del Tiziano, del Caracci, del Garofalo, del Tintoretto, e di altri sommi. Il Palazzo Ruspoli al Corso può dirsi unico per la grandiosa sua scala di 120 gradini di greco marmo bianco, ognuno di un sol pezzo lungo 13 palmi, e tra le altre magnificenze, ha 18 porte incrostate d’alabastro d’oriente, e nella grande Galleria si ammirano quadri rari e magnifici d’autori. (v. Caffè Nuovo.) — Il grande Palazzo Corsini alla Longara, è uno dei più superbi e belli edifizi della Capitale, architettato dal Fuga. Per doppia maestosa scala si ascende ai vasti appartamenti, ove sono anche nove Sale ricche di decantati quadri. (V. Biblioteche). Al Giardino è unita la Villa ricca di perpetua verzura, e che si estende sul declivio del Gianicolo, dove è un Casino, da cui si gode ampio punto di vista, scoprendosi tutta l’antica e moderna Roma. Nel Palazzo Spada in Piazza Capo di Ferro, eretto nel 1554, fra le altre rare cose evvi una galleria con superbi quadri di celebri autori, e la colossale statua di Pompeo, innanzi la quale il 15 Marzo dell’anno 44 avanti l’era volgare fu pugnalato Giulio Cesare dai congiurati. Scelta Galleria è pure nel Palazzo Altemps in piazza S. Apollinare; e l’imponente magnifico Palazzo Mattei architettato dal Maderno in Via S. Caterina de’ Funari, è ripieno di busti, di statue, di portici, di magnifici quadri d’illustri Pittori, e d’affreschi del Domenichino. In Via Condotti N. 78, è il gaio e ricco Palazzo del Duca D. Marino Torlonia, avanti cui v’è graziosa fontanella con salici piangenti. In Via del Sudario è il Palazzo Stoppani, disegno di Raffaele Sanzio d’Urbino; uno dei più vaghi di Roma, ove conservansi frammenti delle Tavole Prenestine, o antico calendario Romano (V. Musei).