Colpo d'occhio a Roma/Giornata prima
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VILLE PRINCIPALI
GIORNATA PRIMA
A un quarto di miglio fuori di Porta Salara evvi Villa Albani nel 1756 adornata di ameno giardino, peschiera, marmi antichi, di colonne, iscrizioni, maschere, busti, urne, bassirilievi, musaici, da palazzo aperto avanti di magnifico portico con 28 colonne, e adorno di rarità. Nella Villa Ludovisi, oggi di Piombino, di un miglio e più di circuito, vi sono tre palazzi con antiche sculture, 55 statue, erme, busti, e pitture del Domenichino, e del Guercino. Fuori di Porta Pia a destra si mira Villa Patrizi amena, estesa, ricca; con leggiadri boschetti, statue, fontane, viali, ogni ragione di fiori, un nobile palazzo, e gioconde vedute. Vien quindi quella del Conte Bolognetti, oggi Orti Lucernari: in appresso Villa Massimi, e in ultimo quella Torlonia, magica per i casini che vi sono, per le pitture, oggetti di belle arti, e per un piccolo Anfiteatro che vi si vede con due obelischi. Fuori Porta del Popolo giace Villa Borghese di tre miglia di circuito, magnifica, deliziosa, ricca di fontane, di edifizj campestri e cittadini, di boschi, viali, ample piazze, di un lago, con Palazzo ove sono statue, bassirilievi, musaici, e vi si conserva un Museo con 8 magnifiche Sale ricche di rarità, e Galleria in 7 Sale. Fuori Porta S. Pancrazio esiste la magnifica Villa Doria Pamfili della estensione di miglia sei, con viali, boschetti, prati, giuochi d’acqua, pinèta, giardini, con superbo magnifico palazzo in mezzo, sorprendenti punti vista, vaghe fontane, e un laghetto. Di rimpetto evvi la Villa Marescotti; e a sinistra fuori la indicata Porta si vede Villa Spada, e a destra Villa Giraud. Fuori Porta Angelica a sinistra per andare a Monte Mario, nei declivio del monte esiste Villa Madama, e a Monte Mario istesso mirasi la deliziosa Villa Mellini, da ove si scopre l’intera Roma. Nella Villa Mattei, e nella Villa Altieri vi è un laberinto, scolture, busti, statue, e belle pitture nel palazzo. In Villa Medici, o Palazzo dell’Accademia di Francia, vi sono gessi dei più superbi capi d’opera dell’antica scoltura, che sono sparsi nei musei, nelle gallerie di Roma ed altrove.
Ritornando in città il culto Forastiero, può seguire le sue piacevoli osservazioni nei dì come appresso.