Salmi (Diodati 1821)/capitolo 40
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SALMO 40.
Chi aspetta con pazienza sara liberato. Ubbidienza val meglio che sacrificio. Preghiera per ottener liberazione.
Salmo di Davide, dato al Capo de’ Musici.
1 IO ho lungamente e pazientemente aspettato il Signore1; ed egli si è inchinato a me, ed ha ascoltato il mio grido;
2 E mi ha tratto fuor di una fossa ruinosa, di un fango pantanoso; ed ha rizzati i miei piedi sopra una roccia, ed ha fermati i miei passi.
3 Ed ha messo nella mia bocca un nuovo cantico per lode dell’Iddio nostro; molti vedranno questo, e temeranno, e si confideranno nel Signore.
4 Beato l’uomo che ha posto il Signore per sua confidanza; e non riguarda a’ possenti superbi, nè a quelli che si rivolgono dietro a menzogna.
5 Signore Iddio mio, tu fai grandi le tue maraviglie; e i tuoi pensieri inverso noi Non ponno per alcuna maniera esserti spiegati per ordine2 ; se io imprendo di narrarli e di parlarne, son tanti che io non posso annoverarli.
6 Tu non prendi piacere in sacrificio, nè in offerta3; tu mi hai forate le orecchie4; tu non hai chiesto, olocausto, nè sacrificio per lo peccato.
7 Allora io ho detto: Eccomi venuto; egli è scritto di me nel volume del Libro.
8 Dio mio, io prendo piacere in far la tua volontà5; e la tua Legge è nel mezzo delle mie interiora6.
9 Io ho predicata la tua giustizia in gran raunanza; ecco io non ho rattenute le mie labbra; tu lo sai, Signore.
10 Io non ho nascosta la tua giustizia dentro al mio cuore; io ho narrata la tua verità e la tua salute; io non ho celata la tua benignità, nè la tua verità, in gran raunanza7.
11 Tu, Signore, non rattenere inverso me le tue compassioni; guardinmi del continuo la tua benignità e la tua verità.
12 Perciocchè mali innumerabili mi hanno circondato; le mie iniquità mi hanno giunto, e pur non le posso vedere; sono in maggior numero che i capelli del mio capo, onde il cuor mi vien meno.
13 Piacciati, Signore, liberarmi8; Signore, affrettati in mio aiuto.
14 Quelli che cercano l’anima mia, per farla perire, sieno confusi, e svergognati tutti quanti; quelli che prendono piacere nel mio male, voltino le spalle, e sieno svergognati.
15 Quelli che mi dicono: Eia, eia! Sieno distrutti, per ricompensa del vituperio che mi fanno.
16 Rallegrinsi, e gioiscano in te tutti quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salute dicano del continuo: Magnificato sia il Signore.
17 Quanto è a me, io son povero, e bisognoso; ma pure il Signore ha cura di me9; tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare.
Note
- ↑ Sal. 27. 14. Abac. 2. 3.
- ↑ Sal. 139. 6, 17. Is. 55. 8.
- ↑ 1 Sam. 15. 22. Sal. 51. 16. Is. 1. 11. Eb. 10. 5.
- ↑ Es. 21. 6.
- ↑ Giov. 4. 34.
- ↑ Rom. 7. 22.
- ↑ Ger. 31. 33. 2 Cor. 3. 3.
- ↑ Fat. 20. 20, 27. Sal. 70. 1, ecc.
- ↑ 1 Piet. 5. 7.