Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana/Allegrezza - Giubilo - Gioja - Letizia - Gaudio

Allegrezza - Giubilo - Gioja - Letizia - Gaudio

../Accordare - Concedere ../Altiero - Superbo IncludiIntestazione 19 gennaio 2020 100% Da definire

Accordare - Concedere Altiero - Superbo

[p. 5 modifica] [p. 6 modifica]

ALLEGREZZA - GIUBILO - GIOJA - LETIZIA - GAUDIO.


Allegrezza è affetto dell’animo, che procede da contentezza della mente o da soddisfazione de’ sensi, e che si manifesta al di fuori, e spezialmente sul volto, e negli occhi dell’uomo.

Giubilo è dimostrazione esterna d'allegrezza, e manifestazione di gran piacere per via d’atti, di parole, o di canto e riso giocondo.

Gioja è estremo giubilo, sommo grado d’allegrezza, ultimo segno di piacere ineffabile, che sovente non si può esprimere, e celar non si può.

Allegrezza è dunque primo grado di contento, secondo è giubilo, terzo ed ultimo è gioja; e per parlar co’ gramatici allegrezza è positivo, giubilo è relativo, o comparativo, e gioja è superlativo.

L'allegrezza è segno di tranquillità, giubilo di festa, gioja di supremo diletto; l'allegrezza s’ingenera talvolta da buona complessione, da buon umore; la gioja è sentimento più forte, nè si mostra senza potente cagione; l’allegrezza è temperata, e misurata; la gioja non mai. L’allegrezza si oppone alla malinconia, alla tristezza, il giubilo alle lamentanze, al pianto, [p. 7 modifica] la gioja all’affanno, al tormento; quando l’allegrezza esce da’ suoi termini ordinarii chiamasi giubilo; se la gioja varca i suoi, chiamasi rapimento, trasporto, ebbrezza; un caso leggiero basta a risvegliar l’allegrezza; la gioja non nasce che da un avvenimento felice; l’allegrezza può essere abituale nell’uomo; la gioja è sempre accidentale; questa è passione, quella è stato dell’anima, la quale riposa nell’allegrezza, si dilata nel giubilo, ma vien fortemente commossa dalla gioja; ond’è che la gioja, come ogni forte passione, s’esprime talvolta colle lagrime, mentre basta all’allegrezza un sorriso, ed il giubilo si sfoga ne’ canti e nelle acclamazioni. Insomma si muor della gioja, non dal giubilo, né dall’ allegrezza.

La religione c’insegna ad esercitar le virtù del cristiano con allegrezza, a sopportar le disgrazie e a darne lode a Dio con giubilo, ed a sperare le gioje del paradiso.

La speranza di possedere una cosa desiderata ti rallegra, l’ accostarti al possesso di essa ti fa giubilare, ma la gioja non viene che dal godimento, che ne hai.

Ho a bello studio intralasciato di parlare sin qui di gaudio, e di letizia, perché queste due [p. 8 modifica]voci venute nella lingua coi riti latini della Chiesa, e adoperate talvolta dagli antichi scrittori per vaghezza di latinismo, non sono propriamente dell’ uso, e non han corso nel favellar comune: «quello solo è vero gaudio, dice il Cavalca, che è da creatore a creatura;» e pressoché tutti gli esempi degli antichi autori dimostrano, che questa voce venne particolarmente usata ad esprimere l’allegrezza cristiana, o quel senso di contentezza che reca nell’ anima de’ fedeli la contemplazione delle cose celesti: i poeti poi se ne valsero nel vero significato del latino gaudium, perchè la forma quasi insolita aggiunge gravità alla parola, e la fa a luoghi più poetica d’allegrezza. Dicasi lo stesso di letizia, la quale corrisponde a gioja, ma vien lasciata anch’essa ai poeti, ed ai predicatori; a quelli, perché nessun aiuto è mai troppo a variare tutti i concetti, e le imagini della calda loro fantasia; a questi, acciò che vestano alcuna volta di riverenza latina i profani, e troppo sentiti significati della gioja.

Se alcuno de’ lettori desiderasse un cenno intorno alle etimologie di queste voci, gli basti il sapere che allegrezza è da allegro, e questo dal lat. alacer che fra i suoi significati ebbe [p. 9 modifica]anche quello d’hilaris; che giubilo vien pur dal lat. jubilum che vale acclamazione, grido o canto festoso; e che gioja prodotto da gioire vien prossimamente dal provenzale gausir, jausir, goyr, onde goy1, e joy, colla radice nel latino gaudere, ma con maggior larghezza di significato.

Note

  1. Ved. Ménage dict. étymol. de la langue franç. in jouir. Carpentier suppl. ad gloss. Cang. in Goja. Caseneuve orig. franc. Rochefort gloss. prov. ad voc. Anche la lingua italiana ne’ suoi vagiti ebbe goja per gioia; ed il dialetto piemontese ha goj nello stesso significato del provenzale.