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Gestione delle sezioni del Portale Autori

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Sezioni del portaleModifica

IntroModifica

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Autore in evidenzaModifica

modAutore in evidenza
 
Giosuè Alessandro Michele Carducci (Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907) è stato un poeta italiano.

Nacque in Versilia in provincia di Lucca, da Michele e Ildegonda Celli, ma nel 1839 la famiglia si trasferì a Bolgheri, in Maremma, dove il padre, implicato nei moti carbonari del '31, esercitava la professione di medico condotto. Tra questi paesaggi, il cui ricordo si riscontrerà in molte delle sue poesie, il giovane Giosuè trascorse felicemente la sua infanzia fino al 1848, quando il padre dovette trasferirsi perché accusato di attività antigovernativa.
A Bolgheri e a Castagneto, il Carducci intraprese i primi studi e fece le prime letture, sotto la guida del padre dotato di una buona cultura classica...



Invito alla letturaModifica

modDa autore ad autore
 

Arrigo Boito, poeta e compositore, nel suo omaggio A Emilio Praga riporta la morale scapigliata che lo accomuna all'amico, e ora si ripiega in un lamento crepuscolare, ora prefigura le allucinazioni tipiche del simbolismo.

Carmi! poemi! liriche! ballate!
            Drammi! odi! canzoni!...
Vanità! Vanità! glorie sognate!
            Perdute illusïoni!
Non parliamone più; quelle rimorte
            Poniam larve in obblio...
I miei pensier vanno verso la morte
            Come l’acqua al pendio,
E te scendo le alture, a notte folta.
            Solo, nella caligine.
L’anima mia già crede esser travolta
            Dall’eterna vertigine.


leggi il resto...


Sapevi che...Modifica


modSapevi che...

...Galileo Galilei ha scritto due lezioni che studiano scientificamente le dimensioni dell'Inferno di Dante?

Se è stata cosa difficile e mirabile .... l'aver potuto gli uomini per lunghe osservazioni, con vigilie continue, per perigliose navigazioni, misurare e determinare gl'intervalli de i cieli, i moti veloci ed i tardi e le loro proporzioni, le grandezze delle stelle, non meno delle vicine che delle lontane ancora, i siti della terra e de i mari, cose che, o in tutto o nella maggior parte, sotto il senso ci caggiono; ...


Immagine in evidenzaModifica

modImmagine in evidenza

 
Nel crudo sasso intra Tevero e Arno
da Cristo prese l'ultimo sigillo,
che le sue membra due anni portarno.


Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XI.

 
San Francesco riceve le stigmate, olio su tela di Ludovico Cigoli, Galleria degli Uffizi, Firenze (1596).

 
Ney pié et nelle mano
et anche nel costato
apparve a mano a mano
Francesco allor signato;
così stimatizzato
se retrovò de fresco,
sì che veder Francesco
Cristo vedere paria.


Anonimo, Le Stimmate di San Francesco.


Indice degli autoriModifica


RicorrenzeModifica


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