Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4414

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[p. 348 modifica] ai greci. I persiani, considerati in questo aspetto, sono propriamente il pendant dell’Iliade (e il comento), e il rovescio della Μιλήτου ἄλωσις di Frinico.


*    Umbra, ombra - sombra (spagnuolo), sombre (francese).


*    Alla p. 4363, margine. Perocché i grammatici, diascheuasti ec. non sono giunti di gran lunga a render metrici tutti i versi omerici.


*    Alla p. 4369. Cosí ad Ossian si attribuirono tutte le poesie caledonie: ad Omero tutte quelle che compongono [p. 349 modifica]oggi l’Iliade e l’Odissea; tra le quali, supposta per vera la persona di quest’Omero, è però ben difficile, come appunto nelle ossianiche, il determinare quali sieno sue, quali d’altri; ed anche se ve ne sia alcuna di sue; anzi è veramente impossibile. Taccio poi delle tante altre poesie epiche attribuite ad Omero (e ad Esiodo), compresa la Batracomiomachia, sí manifesta parodia dell’Iliade: e ciò fin dal tempo di Erodoto, che nomina tὰ Κύπρια ἔπεα come opera attribuita ad Omero, a cui egli però la nega (l. I, c. 117; Schweigh.), e gli ᾽Επίγονοι parimente, de’ quali pure egli dubita se sieno d’Omero (l. IV, c. 32; Schweigh.) (21 ottobre).


*    Il vedere che Omero (per usare, come dice Constant, questo nome collettivo) parlando della sua poesia, non dice mai di scrivere, ma sempre cantare o dire, è prova assai maggiore che non si crede, che i suoi versi in fatto non furono scritti. Noi, quantunque i nostri versi si scrivano, diciamo di cantarli, perché la lingua antica, cioè la lingua di Omero, ha usata questa espressione per il poetare. Ma nella lingua di Omero, non vi poteva essere altra ragione