Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4369
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ne sa piú di Pietro Abailardo (Capei). In ogni modo quel libro di Machiavelli farebbe sempre al mio proposito molto bene. Vedi p. 4430.
Ed allo stesso proposito spetta quell’uso antichissimo, e continuato perpetuamente, di attribuire agli autori piú celebri le opere di autori anonimi o sconosciuti, o di nome poco famoso; le opere, dico, appartenenti a quel tal genere in cui quegli autori hanno primeggiato; e ciò specialmente quando quegli autori sono i modelli e i capi d’opera nel genere loro. Quindi i tanti poemi attribuiti falsamente ad Omero, dialoghi morali ec. a Platone, opere filosofiche ad Aristotele, orazioni a Demostene, omelie, commenti scritturali ec. a S. Crisostomo, S. Agostino ec. Vedi p. 4414, 4416. Quanto un autore è piú celebre e primo nel suo genere, tanto è piú copiosa la lista de’ suoi libri apocrifi. Raro fra gli antichi o ne’ bassi tempi quell’autore celebre o riconosciuto per primo nel suo genere o nel suo secolo, che non abbia opere spurie apocrife, esistenti o perdute. I detti Padri ne hanno quasi altrettante quante sono le genuine. Cosí Platone ec. Di molte di queste la critica non può scoprire i veri autori; altre si trovano o citate, o anche in alcuni loro esemplari, coi veri nomi, e nondimeno comunemente vanno sotto i nomi falsi, perché i veri son di persone poco note.
- Dans le manuscrit de Paris, qui, suivant les critiques, est le plus ancien et le meilleur, l’ouvrage a pour titre Διονυσίου Λογγίνου περὶ ὕψους; mais dans l’index, qui est écrit de la même main, comme le reste du manuscrit (qui contient en outre les problèmes d’Aristote), on le qualifie de Διονυσίου ἤ Λογγίνου περὶ ὕψους. Le cod. vaticanus que Amati appelle praestantissimus, donne dans cette dernière forme le nom de l’auteur; et dans le manuscrit de la bibliothèque laurentiane, l’inscription porte