Pagina:Zibaldone di pensieri VII.djvu/357

348 pensieri (4413-4414)

spagnuola ec., per non parlare della tedesca ec. (anzi in ciò la lingua italiana è delle piú moderne, se non la piú). Nondimeno è sempre vero che la letteratura italiana è la piú antica delle viventi, perché Dante, Petrarca Boccaccio sono i piú antichi classici fra’ moderni, i piú antichi che si leggano e nominino, non solo fra gli eruditi nazionali, ma fra tutti i cólti d’Europa.


*    Quando io dico: la natura ha voluto, non ha voluto, ha avuto intenzione ec., intendo per natura quella qualunque sia intelligenza o forza o necessità o fortuna, che ha conformato l’occhio a vedere, l’orecchio a udire; che ha coordinati gli effetti alle cause finali parziali che nel mondo sono evidenti (20 ottobre 1828).


*    Alla p. 4406. Chi dicesse che i Persiani d’Eschilo sono di un persiano, o composti nel senso e spirito persiano, perché l’interesse e la compassione quivi è tutta per i persiani, direbbe bene nel senso de’ moderni, e pure avrebbe torto nel fatto. Essi sono di un greco, nazionale degli autori di quelle disgrazie ec. (anzi se non erro, Eschilo militò contro i persiani), e fatti per essere rappresentati  (4414) ai greci. I persiani, considerati in questo aspetto, sono propriamente il pendant dell’Iliade (e il comento), e il rovescio della Μιλήτου ἄλωσις di Frinico.


*    Umbra, ombra - sombra (spagnuolo), sombre (francese).


*    Alla p. 4363, margine. Perocché i grammatici, diascheuasti ec. non sono giunti di gran lunga a render metrici tutti i versi omerici.


*    Alla p. 4369. Cosí ad Ossian si attribuirono tutte le poesie caledonie: ad Omero tutte quelle che com-