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appartenenti a quel tal genere in cui quegli autori hanno primeggiato; e ciò specialmente quando quegli autori sono i modelli e i capi d’opera nel genere loro. Quindi i tanti poemi attribuiti falsamente ad Omero, dialoghi morali ec. a Platone, opere filosofiche ad Aristotele, orazioni a Demostene, omelie, commenti scritturali ec. a S. Crisostomo, S. Agostino ec. Vedi p. 4414, 4416. Quanto un autore è piú celebre e primo nel suo genere, tanto è piú copiosa la lista de’ suoi libri apocrifi. Raro fra gli antichi o ne’ bassi tempi quell’autore celebre o riconosciuto per primo nel suo genere o nel suo secolo, che non abbia opere spurie apocrife, esistenti o perdute. I detti Padri ne hanno quasi altrettante quante sono le genuine. Cosí Platone ec. Di molte di queste la critica non può scoprire i veri autori; altre si trovano o citate, o anche in alcuni loro esemplari, coi veri nomi, e nondimeno comunemente vanno sotto i nomi falsi, perché i veri son di persone poco note.

- Dans le manuscrit de Paris, qui, suivant les critiques, est le plus ancien et le meilleur, l’ouvrage a pour titre Διονυσίου Λογγίνου περὶ ὕψους; mais dans l’index, qui est écrit de la même main, comme le reste du manuscrit (qui contient en outre les problèmes d’Aristote), on le qualifie de Διονυσίου ἤ Λογγίνου περὶ ὕψους. Le cod. vaticanus que Amati appelle praestantissimus, donne dans cette dernière forme le nom de l’auteur; et dans le manuscrit de la bibliothèque laurentiane, l’inscription porte  (4370) Ανωνύμου περὶ ὕψους. Bull. de Férus., l. c. alla p. 4312, tom. VIII, p. 11, art. 12, 1827, juillet. - Essendo incerto ἀνώνυμος l’autore di quel trattato, fu detto: egli è di Dionisio d’Alicarnasso o di Longino: non per altro se non perché nella media grecità questi furono i retori tecnici piú conosciuti, i capi del genere rettorico. Esempio insigne del modo con cui si procedeva in simili attribuzioni: di Dionisio o di Longino: quasi vi fosse al-