Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4081
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forze, anche ne’ menomi pericoli, bisogni, desiderii, propositi, che non risparmia l’uomo, anche il piú disperato ec., ne’ maggiori (23 aprile 1824). Il detto de’ pazzi dicasi proporzionatamente de’ disperati. Vedi p. 4090.
* Alla p. 4073, capoverso 2. Cosí i francesi à moins que... ne, che vale eccetto se... non ec. Vedi i dizionarii (24 aprile, sabato in Albis, 1824).
* Alla p. 4073, capoverso 1. È noto che per lunghissimo tempo, almeno sino alla fine del quattrocento e ai principii del cinquecento, si continuò in Ispagna, in Germania, e credo in tutta la cristianità (che allora era o tutta o quasi tutta cattolica) a fare questue annue per le crociate da farsi quando che fosse, le quali questue si chiamavano anche crociate, e montavano a grossissime somme (considerata specialmente la maggiore rarità della moneta a quei tempi), che i pontefici, a cui disposizione pare che esse rimanessero, concedevano talvolta, ma con grandissime difficultà (e non di rado lo negavano) ai rispettivi re di potere usare ne’ loro bisogni, massime quando erano loro collegati, aperti od occulti, favoriti, per qualche impresa che premeva al pontefice ec.1 Cosí il Guicciardini piú volte, e fra l’altre t. III, p. 143 (24 aprile, sabato in Albis, 1824). Io non so però bene se fossero questue o taglie determinate e forzose, con obblighi di coscienza, o altro. Vedi gli storici (24 aprile 1824). Vedi p. 4083.
* A proposito dei verbi in are fatti da quelli della terza, del che altrove, vedi il Meursio, t. V, Opera, pag. 419, dove però erra deducendo da vellicare che v’abbia a essere stato un vellare, mentre quello è frequentativo di vellere (o diminutivo ec.) ed è della prima, perché tutti i frequentativi o diminutivi di questo genere, da qualunque coniugazione di verbi sieno fatti, sono della prima (24 aprile, sabato in Albis, 1824).