<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/4080&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20171207143458</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/4080&oldid=-20171207143458
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 4080 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 1modifica] senza difficultà veruna tutti gli altri animali. Aggiungi. Si dice che i pazzi hanno una forza straordinaria, a cui non si può resistere, massime da solo a solo. Si crede che la loro malattia dia questa forza per se stessa, al contrario di tutte l’altre infermità. Non è egli chiaro che ciò procede dal non aver essi in se medesimi niuno impedimento a usare tutte le loro forze naturali? che i pazzi hanno piú forza degli altri, solo perché usano tutte quelle che hanno, o maggior parte che gli altri non usano? appunto come fa un animale né piú né meno. Dal che deduco: quanti animali che si dicono fisicamente essere piú forti dell’uomo, in verità non lo sono! quante forze debbe avere perdute l’uomo per i progressi del suo spirito, non solo radicalmente, ma anche per essere impedito a usare quelle che gli rimangono! quanto è piú forte l’uomo, anche corrotto e indebolito, di quel che egli si crede. I pazzi lo dimostrano, che sovente superano di forze fisiche persone molto piú robuste di loro, ed [p. 2modifica]animali creduti ordinariamente piú forti dell’uomo a corpo a corpo. L’ubbriachezza accresce le forze non solo radicalmente, ma eziandio negativamente per l’uso, che ella impedisce o turba, della ragione. Senza un’assoluta mancanza o sospensione di quest’uso, niuno uomo né anche irriflessivo, né anche fanciullo, né anche selvaggio, né anche disperato (i quali però tutti si vede per esperienza che hanno o piuttosto mostrano di avere a proporzione molta piú forza de’ loro contrari), non usa, né anche ne’ maggiori bisogni, ne’ maggiori pericoli, tutte le forze precisamente che egli ha in tutte le loro specie e in tutta la loro estensione. Non cosí gli animali: o certo essi risparmiano infinitamente minor parte delle loro