Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4029
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[al giudizio di?] migliaia d’altri tali, e scrivente per piacere a essi, nel centro della lingua pel tempo e pel luogo, fiorente la lingua e la letteratura, nel suo gran colmo ec. ec., che cosa doveva accadere ne’ secoli bassi ne’ quali ec. fra gl’imitatori ec. la piú parte, com’era allora, non greci di patria, ma dell’Asia, e questa anche alta, non la minore ec. ec., molti ancora non greci neppur di genitori, come Gioseffo, Porfirio e tanti altri ec. ec.? (10 febbraio 1824).
* Alla pag. precedente, margine. In verità ed essi, e i greci ripresi da Cicerone, ibid., di mancar di numero, che sono molti e classici, e i nostri trecentisti e cinquecentisti (la piú parte non numerosi, e tutti (salvo lo Speroni, in ciò affettato e falso, ma diversamente da’ posteri), poco solleciti del numero) hanno pure un numero, benché incólto piú o meno e casuale, pur proprio e certo e riconoscibile, o loro, o della lingua ec. e da questo è diverso quello degl’inferiori corrotti ec. ec. (10 febbraio 1824). Vedi p. 4034.
* Grecismo. Colla – κόλλα e κόλλη coi derivati e composti della voce italiana e della greca. E vedi Forcellini, glossario, i francesi, gli spagnuoli. Potrebbe però essere stata tolta questa voce a dirittura dal greco, anche ne’ bassi tempi, se si considera come assolutamente tecnica, ma ella è in verità, almeno oggi, di volgarissimo uso, come ciò che ella significa (11 febbraio 1824).
* Plurali in a. Mantella plurale di mantello (11 febbraio 1824). Peccata. Uscia (Machiavelli, parte V, p. 151).
* Sbarbare-sbarbicare, abbarbicare o abbarbicarsi. Al detto altrove sopra i nostri verbi in ĭcare, fatti da verbi originali usati o no, o pur da nomi ec. (11 febbraio 1824). Barbare-barbicare.
* Diminutivi greci positivati. Vedi σωμάτιον per σῶμα, senza niuna causa di diminuzione, in Apollonio Dysc., Mirabil., c. III, ed appresso altri, e vedi lo Scapula (11 febbraio 1824).