<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3770&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925114511</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3770&oldid=-20150925114511
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3770 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 162modifica] e loro carattere nazionale ec., non considerino piú quegli antichi, né possano considerarli, come lor nazionali, e [p. 163modifica]che a lungo andare, immancabilmente, non vi sia piú nazione a cui quel poema sia nazionale), se non di costringere l’immaginazion de’ lettori qualunque a persuaderli di esser compatrioti e contemporanei de’ personaggi del poeta, a trasportarli in quella nazione e in quei tempi ec. Illusione conforme a quella che deono procurare i drammatici ec. Or tra tutti gli epici quel che meglio l’ha procurata si è Omero nell’Iliade, siccome fra tutti gli storici Livio. Vero è che questo viene in grandissima parte da quelle tante cagioni altrove da me esposte, le quali fanno che tutte le nazioni civili in tutti i tempi sieno state e sieno per essere connazionali e contemporanee de’ troiani, greci antichi, romani antichi ed ebrei antichi. Infatti, dopo l’Iliade, il poema epico che meglio procura la detta illusione universale si è l’Eneide, perché di soggetto troiano e romano. Ma vero è ancora che, massime quanto ai troiani, le dette cagioni si riducono alla sola Iliade (ed all’Eneide),