Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3768

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[p. 161 modifica] divenute potenti in qualunque modo, sono state e sono generalmente come piú furbe e triste, cosí piú crudeli e meno compassionevoli verso i loro nemici, o generalmente ec. di quel che sieno stati o sieno, o che sarebbero stati o sarebbero, gli uomini, in parità d’ogni altra circostanza. Ed è ben noto che i principi piú deboli e [p. 162 modifica]vili sono sempre stati i piú crudeli proporzionatamente alle varie qualità ed al vario spirito de’ tempi a cui sono vissuti o vivono, e alle varie circostanze in cui si sono rispettivamente trovati o trovansi, e secondo le varie epoche e vicende della vita di ciascheduno ec. (24 ottobre 1823).


*    Alla p. 3616, fine. Un’altra osservazione confermante il mio parere, che l’Iliade se cede agli altri poemi in qualche cosa, ciò possa essere ne’ dettagli, ma tutti li vinca nell’insieme e nella tessitura medesima e disposizione e condotta, non che nell’invenzione (al contrario del comun giudizio), si è che nell’Iliade l’interesse cresce sempre di mano in mano, sin che nell’ultimo arriva al piú alto punto. Laddove nella Gerusalemme egli