<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3734&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20151205201333</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3734&oldid=-20151205201333
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3734 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 139modifica] quello in ctum. L’uno e l’altro si troverà insieme in non pochi verbi che abbiano il perfetto in xi (negli altri nol saprei ora dire). Forse o da xi direttamente, o poscia da xum, si disse ctum per accostarsi alla desinenza regolare de’ supini che dovrebb’essere universalmente in tum. Forse xum fu corruzione di ctum, o viceversa, e xum fu il vero e primo supino de’ verbi che fecero il perfetto in xi ec. Insomma quale di questi due, xum e ctum, sia piú antico, non lo so. Forse ambo sono una cosa stessa (benché non sempre si conservino ambedue, o forse non sempre sieno stati messi in uso ambedue), diversi solo per accidente di pronunzia ec. ec. Ciò si applichi al mio discorso sopra vexus, avendosi già vectus ec.; vedi p. 3745. Iubeo ha iussi, anomalo per iubevi-iubesi: dunque il suo supino è iussum, e niun altro, benché anomalo anch’esso. Cosí infiniti: e la corrispondenza fra il perfetto e il supino e la formazione e dipendenza di questo da quello, almeno il piú delle volte, ancorché quello sia anomalo, ancorché moltiplice, ancorché forse talvolta perduto affatto, restando il supino, o perduto quel tal perfetto restandone un altro o piú d’uno, non corrispondente [p. 140modifica]al supino o ai supini ec. ec.,1) tal corrispondenza, dico, è evidente e fuor di controversia (19 ottobre 1823).