Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3701
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credo sconosciuta) che v’ebbe primitivamente fra la ragion grammaticale, la formazione, la desinenza de’ perfetti della prima, seconda e quarta, e che v’ha effettivamente fra l’origine delle forme e desinenze di tutti e tre. Analogia oscurata poscia e resa invisibile dalle alterazioni che dette desinenze variamente ricevettero nella pronunzia, nell’uso ec., le quali alterazioni, passate in regola, furono poi credute forme primitive ec. Forse la coniugazione in cui piú verbi si trovino che abbiano il perfetto (e sue dipendenze) veramente primitivo, e ciò senz’averlo doppio come que’ della quarta, ne’ quali l’un de’ perfetti non è primitivo, si è la terza.
Tornando a proposito, adultum mutato l’o in u al solito: volgus - vulgus ec., come ho detto in cento altri luoghi. Cosí da colo colui, colitum-coltum-cultum. Vedi la p. 3853-4; di adolesco e di adoleo è contrazione di adoletum, anzi di adolitum, supino regolare di adoleo, come docitum di doceo, poi contratto in doctum. Infatti inolesco (o piuttosto l’ignoto inoleo) ha inolitum non inoletum. Obsoletum, exoletum e simili, sono irregolari e corruzioni dell’ignoto exolitum, obsolitum. Se però docitum non è corruzione di docētum, che sarebbe regolare, come amātum da amare. Ovvero