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118 | pensieri | (3700-3701-3702) |
Il latino volgare, per lo contrario, non conservò, e l’italiano non conserva, che i primitivi: amai, dovei, udii. Queste osservazioni mostrano l’analogia (finora (3701) credo sconosciuta) che v’ebbe primitivamente fra la ragion grammaticale, la formazione, la desinenza de’ perfetti della prima, seconda e quarta, e che v’ha effettivamente fra l’origine delle forme e desinenze di tutti e tre. Analogia oscurata poscia e resa invisibile dalle alterazioni che dette desinenze variamente ricevettero nella pronunzia, nell’uso ec., le quali alterazioni, passate in regola, furono poi credute forme primitive ec. Forse la coniugazione in cui piú verbi si trovino che abbiano il perfetto (e sue dipendenze) veramente primitivo, e ciò senz’averlo doppio come que’ della quarta, ne’ quali l’un de’ perfetti non è primitivo, si è la terza.
Tornando a proposito, adultum mutato l’o in u al solito: volgus - vulgus ec., come ho detto in cento altri luoghi. Cosí da colo colui, colitum-coltum-cultum. Vedi la p. 3853-4; di adolesco e di adoleo è contrazione di adoletum, anzi di adolitum, supino regolare di adoleo, come docitum di doceo, poi contratto in doctum. Infatti inolesco (o piuttosto l’ignoto inoleo) ha inolitum non inoletum. Obsoletum, exoletum e simili, sono irregolari e corruzioni dell’ignoto exolitum, obsolitum. Se però docitum non è corruzione di docētum, che sarebbe regolare, come amātum da amare. Ovvero (3702) se doctum non è contrazione di docetum, come docui di docevi. Onde il regolare e primitivo supino della seconda sia in ētum da ēre, come exoletum, netum, fletum, suetum (dall’antico sueo) ed altri tali, e come amatum da amāre; e quelli in itum, come exercĭtum, habĭtum ec. sieno corruzioni, come domĭtum e simili sono corruzioni di domātum ec. Io cosí credo. Vedi pag. 3704 e 3853, 3871.
Si attribuisce ad adolesco anche il perfetto adolui. Forcellini in adolesco.