Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2011

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[p. 7 modifica] funditus di fundere, in luogo di fusus (28 ottobre 1821). Vedi p. 2020.


*    Alla p. 1201 margine. Ed è veramente curioso ch’egli cada spessissimo in questo errore di chiamare i verbi in itare frequentativi di quelli ch’io chiamo continuativi, come mersitare di mersare, nel tempo stesso che anche questi li chiama frequentativi, come appunto chiama mersare. Dunque i verbi in itare saranno frequentativi de’ frequentativi. E che cosa vorranno dire? Si vede bene ch’egli non aveva posto mente a quello ch’io ho notato, cioè che non meno i frequentativi che i continuativi derivano unicamente dai participi in us de’ loro positivi.

Del resto potrà, come ho detto, essersi talora formato il verbo in itare dal continuativo in are, quando questo col lungo uso, come spessissimo accadde, aveva preso faccia e significato proprio e di verbo positivo, sinonimo di quello da cui derivò, o non sinonimo, ma affatto indipendente da esso (29 ottobre 1821).