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(2010-2011-2012) | pensieri | 7 |
da fluctum supino ec. Anticamente si disse fluctus i, come jussus i ec. In verità fluctuare viene da fluctus us, come effettuare da effectus us, e non è continuativo. Vedi p. 2019.
Funditare dinota parimente l’antico (2011) funditus di fundere, in luogo di fusus (28 ottobre 1821). Vedi p. 2020.
* Alla p. 1201 margine. Ed è veramente curioso ch’egli cada spessissimo in questo errore di chiamare i verbi in itare frequentativi di quelli ch’io chiamo continuativi, come mersitare di mersare, nel tempo stesso che anche questi li chiama frequentativi, come appunto chiama mersare. Dunque i verbi in itare saranno frequentativi de’ frequentativi. E che cosa vorranno dire? Si vede bene ch’egli non aveva posto mente a quello ch’io ho notato, cioè che non meno i frequentativi che i continuativi derivano unicamente dai participi in us de’ loro positivi.
Del resto potrà, come ho detto, essersi talora formato il verbo in itare dal continuativo in are, quando questo col lungo uso, come spessissimo accadde, aveva preso faccia e significato proprio e di verbo positivo, sinonimo di quello da cui derivò, o non sinonimo, ma affatto indipendente da esso (29 ottobre 1821). (2012)
* Alla p. 1271, mezzo. In prova di questo ch’io dico, cioè che le nazioni si comunicarono gli alfabeti scambievolmente, e che quando questa o quella nazione cominciava ad istruirsi pigliava l’alfabeto di quella da cui le venivano i primi lumi, perocché essa in realtà non l’aveva né sapeva scrivere, e che ciò dovette portare somme alterazioni nelle lingue, e che ciò durò non solo ne’ tempi antichissimi ma fino a’ piú moderni. e durerebbe anche oggi, dandosi un simil caso ec.; Vedi Samuelis Aniensis Chronica, (coll’Eusebio del Mai) an. Christi 418,423, e la nota del Mai all’an. 399, cioè p. 44, not. 4, e la pref. del Mai al Fi-