Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2012
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* Alla p. 1271, mezzo. In prova di questo ch’io dico, cioè che le nazioni si comunicarono gli alfabeti scambievolmente, e che quando questa o quella nazione cominciava ad istruirsi pigliava l’alfabeto di quella da cui le venivano i primi lumi, perocché essa in realtà non l’aveva né sapeva scrivere, e che ciò dovette portare somme alterazioni nelle lingue, e che ciò durò non solo ne’ tempi antichissimi ma fino a’ piú moderni. e durerebbe anche oggi, dandosi un simil caso ec.; Vedi Samuelis Aniensis Chronica, (coll’Eusebio del Mai) an. Christi 418,423, e la nota del Mai all’an. 399, cioè p. 44, not. 4, e la pref. del Mai al Filone, p. lix, e quivi not. 4; vedi anche Malte par un Voyageur françois (Rome) 1791, 2de partie, Langue, p. 61-63 (29 ottobre 1821).
* Non bisogna confondere la purità della lingua la quale è di debito in tutte le scritture di qualunque nazione, coll’eleganza, la quale non è di debito se non in alcune