Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1922
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e soggetto a variare seco lei (15 ottobre 1821).
* Non può nessuno vantarsi di essere perfetto in veruna umana disciplina, s’egli non è altresí perfetto in tutte le possibili discipline e cognizioni umane. Tanta è la forza e l’importanza de’ rapporti che esistono fra le cose le piú disparate, non conoscendo i quali nessuna cosa si conosce perfettamente. Or siccome ciò che ho detto è impossibile all’individuo, perciò lo spirito umano non fa quegl’immensi progressi che potrebbe fare. E però certo che se non perfettamente, almeno quanto è possibile, è realmente necessario di esser uomo enciclopedico, non per darsi a tutte le discipline e non perfezionarsi o distinguersi in nessuna, ma per esser quanto è possibile perfetto in una sola. In ciò l’opinione del tempo è ragionevole. Chi almeno nella superficie non è uomo enciclopedico, non può veramente considerarsi (ed oggi non si considera) come gran letterato o insigne in veruna disciplina intellettuale. Massimamente poi bisogna