Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1921
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(14 ottobre 1821).
* Si può dire che il dilicato in ordine alle forme ec. non consiste in altro che in una proporzionata e rispettiva piccolezza del tutto o delle parti. E viceversa il grossolano, o ciò ch’é di mezzo fra il grossolano e il dilicato. La qual proporzione, la qual piccolezza è determinata dall’assuefazione. La piccolezza del piede delle Chinesi a noi parrebbe sproporzionata. La natura non entra qui (come non entra altrove) o non basta a tali determinazioni. La piú lunga vita della donna piú grande nei nostri vestiarii d’oggidí è piú corta della piú corta vita dell’uomo il piú piccolo o almeno il piú mediocre ec. ec.
Applicate queste osservazioni al dilicato immateriale ec.
Quello che noi chiamiamo sveltezza di forme non è altro che dilicatezza, cioè piccolezza rispettiva, come di una proporzione rispetto ad un’altra, della larghezza rispetto alla lunghezza ec. Il tutto determinato dall’assuefazione