Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1923

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[p. 443 modifica] essere enciclopedico dentro il circolo di quelle cognizioni ec. che, sebben separate e distinte, hanno maggiore e piú certo ed evidente rapporto e affinità colla disciplina da voi professata (15 ottobre 1821).


*    Notate. L’uomo in assoluto stato di natura, il bambino, non differisce dagli animali (massime da quelli che nella catena del genere animale sono piú vicini alla specie umana), se non per un menomo grado ch’egli ha di maggior disposizione ad assuefarsi. La differenza è dunque veramente menoma e perfettamente gradata, fra l’uomo in natura e l’animale il piú intelligente, come fra questo e l’altro un po’ meno intelligente ec. Ma di menoma diventa somma coll’esser coltivata, cioè col porre in atto e in esercizio quella alquanto maggiore disposizione che l’uomo ha ad assuefarsi. Un’assuefazioncella ch’egli può acquistare, e l’animale no, perché alquanto meno [p. 444 modifica]disposto, ne facilita un’altra. Due assuefazioni (se cosí posso esprimermi) già acquistate, mediante