Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1712

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[p. 325 modifica] qualunque uomo isolato o in società. E viceversa, nessun articolo di questa legge poteva per nessuna circostanza omettersi ec. nella nostra. Molto meno lo spirito stesso della legge e della morale divina poteva mai variare dal principio del mondo fino ad ora, come pure ha evidentemente variato. Checché dicano i teologi per ispiegare, per concordare, tutto insomma si riduce a questi termini; ed è forza convenire che Dio non solo è il tipo e la ragione, ma l’autore, la fonte, il padrone, l’arbitro della morale, e che questa e tutti i suoi principii piú astratti nascono assolutamente, non dall’essenza, ma dalla volontà di Dio, che determina le convenienze, e secondo quelle che ha determinate e create, secondo che le mantiene o le cangia o le modifica, dètta, mantiene, cangia o altera le sue leggi. Egli è il creatore della morale, del buono e del cattivo e della loro astratta idea, come di tutto il resto (16 settembre 1821).


*   Il sistema di Platone delle idee preesistenti alle cose, esistenti per se, eterne, necessarie, indipendenti [p. 326 modifica]e dalle cose e da Dio,