Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1711

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[p. 324 modifica] cioè lo straniero, era nemico di quella nazione; essa non aveva neppure né l’obbligo né il consiglio di tirar gli stranieri alla propria religione, d’illuminarli ec. ec. Il solo obbligo era di respingerli quando fossero assaliti, di attaccarli [p. 325 modifica]pur bene spesso, di non aver seco loro nessun commercio. Il precetto diliges proximum tuum sicut te ipsum, s’intendeva, non già i tuoi simili, ma i tuoi connazionali. Tutti i doveri sociali degli ebrei si restringevano nella loro nazione.

Or domando io: se quella morale che Dio ci ha dato mediante il suo Verbo era, come noi diciamo, la vera, e se Dio non solo n’è il tipo e la ragione, ma ragione necessaria; dunque quando egli stesso dava una morale diversissima e quasi contraria a questa, in punti essenzialissimi, egli operava contro la sua essenza. Non v’è taglio. Un solo menomo articolo della nostra morale, supposto ch’ella sia eterna e indipendente dalle circostanze, non poteva mai per nessuna ragione essere omesso o variato in nessuna legge che Dio desse a