Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1491
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non restano che diecimila significati, a voler che la lingua italiana adegui veramente la ricchezza della madre, in ordine a questa medesima parte di essa, bisogna ch’ella trovi altre ventimila parole che abbiano i i detti significati perduti. Ed allora ella, vincendo la latina nella copia de’ sinonimi e nella varietà, nell’eleganza ec., che risulta da essi, l’agguaglierà pure nella vera ricchezza e varietà; e la sinonimia non pregiudicherà alla proprietà ec. del discorso.
Diranno che questo la lingua italiana l’ha già fatto ec. Negolo risolutamente. Convengo che la lingua italiana, servendosi sí delle fonti latine, coll’attingerne piú di quello che il linguaggio popolare ne avesse attinto, sí della vivacità della immaginazione italiana, con bellissima e somma facoltà di metafore ec. ec., sí di molti altri mezzi, non sia giunta a procurarsi una proprietà, una copia, una ricchezza, una facoltà insomma di esprimersi maggiore forse che qualunque altra moderna; eccetto però nelle materie filosofiche