Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1486

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[p. 188 modifica] antichi scrittori di una lingua e venendo sino agli ultimi, osservare come due o piú parole oggi sinonime, e che da prima non erano, si siano venute gradatamente avvicinando nel significato e scambiandosi vicendevolmente in questo o quell’uso, fino a confondersi del tutto insieme in qualsivoglia uso ec. Alcune [p. 189 modifica]parole son divenute sinonime in quest’ultimo grado, altre in qualcuno de’ gradi antecedenti, e si possono usare promiscuamente in tali casi sí, in altri no; ma tutto giorno, stante la negligenza e ignoranza degli scrittori e parlatori, vanno acquistando maggior somiglianza, finché arriveranno alla medesimezza.

Consideriamo ora le conseguenze di questo effetto. Si riguardano i sinonimi come ricchezza di una lingua. Ma ella è ricchezza secondaria, e la principal ricchezza e varietà è quella che ho detto p. 1479. Ora la ricchezza dei sinonimi nuoce sommamente a questa. La lingua italiana ha piú sinonimi assai che la latina. È ella perciò piú ricca di lei? Figuriamoci che trentamila voci latine, tutte