Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1418

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[p. 148 modifica] la natura in quanto all’essenziale non si muti. I francesi gustano i latini e i greci, ma si guarderebbero bene dall’imitarne molte cose, che in quelli non li disgustano, anzi paiono loro bellezze, perché le giudicano convenienze relativamente alle circostanze della loro natura, de’ tempi ec. Del resto non mancano francesi che anche quanto al bello antepongano la loro letteratura alle antiche, segno di falso gusto, cioè allontanato dalla natura piú gradi che non ne sono allontanati gli altri gusti. I francesi di buon gusto, cioè piú naturale, gusteranno anche gl’italiani classici, sebbene tanto opposti alla loro maniera. Li gusteranno però meno di quello che facciano (ed effettivamente lo fanno) le altre nazioni, e saranno offesi di molte che a noi e agli altri paiono naturalezze. Non dico niente delle letterature e gusti orientali, o selvaggi ec. ec. [p. 149 modifica]Ho discorso delle sole letterature. Altrettanto va detto delle belle arti, modi di conversare ec. ec. e di tutto ciò dov’entra il semplice e il naturale.

Ho notato altrove certe naïvetés francesi che mi paiono affettatissime, non relativamente,