Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1417

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[p. 148 modifica] francese, sia affettazione, artifizio, ricercatezza per noi, e la semplicità ec. italiana, sia rozzezza per li francesi, intollerabile e ridicola. E pur tutti conveniamo nel giudicar bello e grazioso il semplice e naturale, come tutti ci accordiamo nel giudicar bello il conveniente, senza accordarci nel giudicare della convenienza.


     Le altre nazioni non differiscono meno tra loro, e per gl’inglesi non sarà bastantemente naturale né semplice quello che lo è per gl’italiani, e viceversa sarà sconcio e rozzo per gl’italiani quello ch’é naturale, semplice, naïf per gl’inglesi ec. ec.


     I tempi differiscono assai di piú. Lasciamo stare la letteratura classica greca paragonata colla classica latina, che pur si formò su di quella. I trecentisti ci piacciono assai anche oggi, ma oggi chi scrivesse precisamente come loro, in questa lingua, ch’é pur la stessa, sarebbe giudicato barbaro, e quella semplicità ec. ec. parrebbe eccessiva, cioè sconveniente, inverisimile, e non piú naturale oggidí, quantunque