Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1309

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[p. 78 modifica] molti individui, cosí non sono mai uniche, e ci parrà bello questi e bello quegli, benché molto diversi (questa moltiplicità medesima delle idee della bellezza umana va in proporzione del vedere e dell’osservare che si è fatto ec. ec. ec.). Ma nel nostro caso, perché l’idea è formata sopra un soggetto solo ed un’assuefazione ed osservazione individuale, perciò è unica, e ci par brutto o men bello proporzionatamente non solo ciò che non è simile, ma ciò pure che non è uniforme al detto soggetto. Vedi p. 1311, capoverso 2.

     Bisogna modificare queste osservazioni secondo i casi e circostanze che ciascuno può facilmente pensare. [p. 79 modifica]pensare. Per esempio, se una malattia o altro accidente vi ha deformato le unghie, voi sentite quella deformità, perché contrasta colla vostra assuefazione precedente, ed allora (almeno fintanto che non arriviate ad assuefarvi a quella nuova forma) non misurerete gli altri da quello che voi siete, ma piuttosto da quello ch’eravate precedentemente. Se un’unghia vostra è deforme anche sin dalla nascita ec., voi facilmente ve ne accorgerete paragonandola colle altre pur vostre. Se in questa parte del corpo umano voi siete sempre stato assolutamente deforme, cioè grandemente diverso dagli