Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1289

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[p. 64 modifica] non formassero e non formino la sostanza delle lingue orientali, come di tutte le altre piú o meno. Formano la sostanza di quelle lingue, ma non [p. 65 modifica]della loro grammatica, e ciò per la detta ragione. Anzi molte lingue orientali, per esempio l’ebraica (e credo generalmente quasi tutte), abbondano di vocali piú che le nostre. La lingua ebraica ha quattordici differenze di vocali, nessuna delle quali è dittongo. Questa è la prima conseguenza ed effetto della imperfezione di detta scrittura sulla favella e sull’indole delle lingue che adoperavano detta scrittura.

Altro notabile e inevitabile effetto si è la confusione de’ significati, delle origini, delle proprietà ec. delle voci scritte senza le vocali, nel qual proposito vedi quello che ho detto p. 1283, fine-84, principio. A tutti è noto quante parole della scrittura ebraica di diversissimo significato e, secondo che si stima, di diversissima origine e radice, o che sono esse medesime radici differentissime, scritte senza vocali, sono perfettamente uguali fra loro, né si possono distinguere se non dal senso. Immaginate voi quanta confusione ciò debba aver prodotto e produrre, quanti equivoci, quanti dubbi, quante parole che si credono bene spiegate e ben distinte coi punti vocali introdotti posteriormente, debbano in realtà aver significato tutt’altra cosa ed avere avuto nella pronunzia tutt’altre vocali. Onde nel