Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1253

Pagina 1253

../1252 ../1254 IncludiIntestazione 23 febbraio 2013 100% Saggi

1252 1254


[p. 35 modifica] e frequentemente, e da nessuno è cosí bene e felicemente e cosí al vivo e propriamente espressa, come dal volgo. La precisione toglietela dai filosofi. La proprietà e quindi l’energia, la concisione, ben diversa dalla precisione, e tutte le qualità che derivano dalla proprietà, non d’altronde le potrete maggiormente attingere che dalla favella popolare. E il Lipsio (Epistolica Institutio, cap. XI), consigliando lo studio di Cicerone sopra tutti per la eleganza, la soavità, la copia, la facilità del latino, consiglia i comici Plauto e Terenzio come unici o principali mezzi d’imparare [p. 36 modifica]imparare la proprietà d’esso sermone. Puoi vedere pagine 1481-84.


     Da quanto abbiamo detto sulla differenza essenziale della lingua poetica e letterata dalla scientifica risulta che la lingua francese, che nei suoi modi quasi geometrici si accosta alla qualità di quelle voci che noi chiamiamo termini, e di piú, massimamente oggi, abbonda quasi piú di termini, o pressoché termini, che di parole, è di sua natura incapace di vera poesia e di veramente bella letteratura, mancando del linguaggio di queste, che non può non essere sostanzialmente segregato da quello delle scienze. Termini o quasi termini chiamo io anche le voci di conversazione e d’altri tali generi di cui la lingua francese è sí ricca, e che esprimono in qualsivoglia materia un’idea nuda o quasi nuda, secca, precisa e precisamente (30 giugno 1821).