Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1484

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[p. 187 modifica] tanto piú propri quanto meno eleganti di Cicerone. Cosí i trecentisti ignorantissimi, rispetto ai cinquecentisti ec. Dante rispetto al Petrarca e al Boccaccio ec. Vedi la p. 1253.

Posto dunque che una parola non è mai o quasi mai sinonima di un’altra della stessa lingua primitivamente, e che le parole non divengono sinonime se non col tempo e a causa principalmente sí degli scrittori eleganti e de’ poeti, sí molto piú de’ cattivi scrittori e parlatori; ne segue che, siccome tutte le lingue, eccetto le primitive, derivano da corruzione di altre lingue e sono loro posteriori nel tempo ec., cosí le lingue figlie, generalmente parlando, denno abbondare di veri ed effettivi sinonimi piú delle rispettive madri.

Cosí appunto è avvenuto all’italiana rispetto alla latina, sua madre. I sinonimi esistono realmente nella lingua italiana, vi esistono fin da principio (benché [p. 188 modifica]da principio non tanti); la lingua italiana ha, non deve negarsi, verissimi sinonimi e ne ha in grandissima copia, forse piú che altra lingua cólta; e ne ha piú assai