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36 pensieri (1253-1254)

parare la proprietà d’esso sermone. Puoi vedere pagine 1481-84.


     Da quanto abbiamo detto sulla differenza essenziale della lingua poetica e letterata dalla scientifica risulta che la lingua francese, che nei suoi modi quasi geometrici si accosta alla qualità di quelle voci che noi chiamiamo termini, e di piú, massimamente oggi, abbonda quasi piú di termini, o pressoché termini, che di parole, è di sua natura incapace di vera poesia e di veramente bella letteratura, mancando del linguaggio di queste, che non può non essere sostanzialmente segregato da quello delle scienze. Termini o quasi termini chiamo io anche le voci di conversazione e d’altri tali generi di cui la lingua francese è sí ricca, e che esprimono in qualsivoglia materia un’idea nuda o quasi nuda, secca, precisa e precisamente (30 giugno 1821).  (1254)


*   La facilità di contrarre abitudine, qualità ed effetto essenziale de’ grandi ingegni, porta seco per naturale conseguenza ed effetto la facilità di disfare le abitudini già contratte, mediante nuove abitudini opposte che facilmente si contraggono; e quindi la potenza sí della durevolezza, come della brevità delle abitudini.

Osservate quegli abiti o discipline che hanno bisogno di un esercizio materiale, per esempio di mano, per essere imparate. Chi vi ha gli organi meglio disposti o generalmente piú facili ad assuefarsi riesce ad acquistare quell’abilità in piú breve tempo degli altri. Ecco tutto l’ingegno. Organi facili ad assuefarsi, cioè pieghevoli e adattabili ec. o generalmente e per ogni verso, e questa è la universalità di un ingegno; o solamente, ovvero principalmente, in un certo modo, e questa è la disposizione dell’ingegno a una tal cosa o la sua capacità di riuscire principalmente in quella.

Ma, siccome altri sono gli organi interiori altri gli