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416 pensieri (1115-1116)

(Alberti). Vedi i dizionari spagnuoli. Vedi p. 2194. Da mansus di manere si ha mantare: vedi p. 1162 (per mansare) e mansitare. Vedi p. 2149, fine. Vedi p. 1140 e 2021.

Anzi non solo i grammatici non distinguono, ch’io sappia, il frequentativo dal continuativo, ma neppur conoscono, per quello ch’io sappia, questo genere di verbi, che è pur cosí numeroso e importante, e che io chiamo continuativo con voce nuova, perché nuova è l’osservazione.

Ben è tanto vero, quanto naturale e inevitabile, che le significazioni e proprietà primitive de’ verbi continuativi, frequentativi, originarii, furono molte volte confuse nell’uso, non solo della barbara latinità o delle lingue figlie, ma degli stessi buoni ed ottimi scrittori, massime da’ non antichissimi. E si adoperò, per esempio, il continuativo nel significato del suo primo verbo; o perduto il primo verbo restò solo il continuativo e s’adoprò invece di quello (come noi italiani, francesi ec. diciamo saltare ec. per quello che i buoni latini dicevano salire, verbo oggi perduto in questa significazione e trasferito ad un’altra ec. ec., e per lo latino saltare diciamo ballare, danzare ec.); o forse anche il continuativo talvolta prese la forza del  (1116) frequentativo o qualche volta viceversa; o finalmente il verbo positivo si adoprò invece del continuativo, disusato o no. Differenze menome e quasi metafisiche, difficilissime o impossibili a conservarsi nelle lingue anche cóltissime e studiatissime e gelosissime, anzi severissime, della proprietà, come la latina; e che, dileguandosi a poco a poco, danno luogo alla nascita de’ sinonimi, de’ quali vedi p. 1477, segg. E il Forcellini nota molte volte che il tale e tale frequentativo è spesso ed anche sempre usato nel senso medesimo del suo positivo, né perciò veruno dubita o dell’esistenza di questo genere di verbi o che quei tali non sieno frequentativi propriamente e originariamente. I verbi formati