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(2192-2193-2194) | pensieri | 99 |
un’accidentale e materiale combinazione di forma si conchiude che dunque queste due forme per se stesse sono evidentemente distinte di significato e che quella in itare è frequentatativa o diminutiva, quella in semplice are continuativa, giacché quei verbi che casualmente rinchiudono queste due forme rinchiudono pure questi due significati, e gli altri verbi no (29 novembre, giorno della morte di mia nonna, 1821).Vedi p. 2285.
* Alla p. 1154, margine. Sonitare sono incerto se venga da sonatus o da sonitus di sonare. Perocché che il verbo sonare avesse (2193) da prima effettivamente questo participio (o supino) sonitus, benché ignoto a’ buoni autori (anzi a tutti), lo mostra evidentemente primo il verbale sonitus us o i, secondo ciò che ho detto p. 2146, segg. (in spagnuolo sonido); secondo il preterito sonui (raro sonavi, dice il Forcellini) e il vedere che il verbo sono fu anticamente della terza e forse anche della quarta congiugazione. Vedi il Forcellini, sono, in fine. Le quali ragioni mi persuadono che sonitare venga certo da sonitus e appartenga a quei verbi de’ quali p. 1112, dopo il mezzo, 1113. Queste osservazioni si ponno parimente applicare forse anche a domitus, crepitus (crepitus us si trova similmente), rogitus e a’ verbi domitare ec., de’ quali p. 1154. E chi sa che non si possano estendere a tutti cotali verbi che paiono formati da un participio in atus, cangiato nella formazione in itus? (29 novembre 1821). Restitare o vien da restatus o da restitus (participii o supini ambedue obsoleti) o forse è una metatesi di resistere, ma non credo ec. Del rimanente sto ha statum e status us, persto perstatum ec., consto atum. (2194)
* Alla p. 1109, margine, seconda linea. Contratto, come in italiano da porrectus, porto, participio di porgere contratto pure da porrigere, il qual porto è in luogo