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218 SOFOCLE


Pag. 59, v. 721. - Artefice di balli: è noto che Pane era immaginato circondato da Ninfe e amante dei canti e delle danze.

Pag. 59, v. 727. - Ares era considerato autore di tutti quanti i mali, non solo di quelli della guerra.

Pag. 65, v. 824. - Il figlio di Testore è Calcante.

Pag. 80, v. 1035. - Telamone non era benevolo a Teucro, fratellastro di Aiace, natogli da Esione figlia di Laomedonte.

Pag. 83, v. 1131. - Un uom di bassa origine, con allusione ironica a quanto è detto addietro, pag. 80, vv. 1035 sgg.

Pag. 85, v. 1163. - L’arciere è Teucro, rappresentato da Omero come abilissimo nel trar d’arco.

Pag. 86, v. 1178. - I suffragi, quelli per l’aggiudicazione delle armi d’Achille.

Pag. 90, v. 1239. - L’uom che i fraterni lutti ecc. è persona indefinita; colui che primo portò la guerra fra i Greci.

Pag. 93, v. 1309. - Dei barbari, allude al non essere Teucro greco, ma figlio di Esione. Cfr. piú avanti pag. 94, vv. 1337 sgg.

FILOTTETE

Pag. 119, v. 6. - Il Melio figlio di Peante è Filottete.

Pag. 123, v. 83. - L’arco e le freccie che, secondo una tradizione postomerica, Filottete aveva ereditato da Ercole, e che non mancavano mai il segno.

Pag. 127, v. 146. - La Polìade Atena era Atena difenditrice della città; aveva un tempio, τὸ Ἐρέχθειον, il piú antico e venerato santuario dell’Acropoli, a settentrione del Partenone.

Pag. 131, v. 205. - Crisa era una Ninfa, dalla quale derivava il nome all’isola; ed essendosi Filottete accostato troppo all’ara di lei, fu morso dal serpente che la custodiva.

Pag. 134, v. 257. - Pollon del vecchio Licomede, perché Licomede, re di Sciro, era padre di Deidamia, madre di Neottolemo.

Pag. 135, v. 278. - Il re dei Ceffaleni è Ulisse.

Pag. 138, v. 344. - Micene, cioè Agamennone; Sparta, cioè Menelao.